Rimarrà ad imperitura memoria il ricordo tangibile di Arturo Gobbato, noto pittore e scultore di Farra di Soligo scomparso due anni fa. Il suo giardino da ieri, sabato 16 novembre, ne custodirà per sempre il ricordo.
Il grande cedro di casa Gobbato, curiosamente oppure no, si è “spento” a poca distanza dal semplice e onesto pittore, ragion per cui la moglie e le figlie Silvia e Daniela hanno deciso di unirli per sempre.
Nel pomeriggio, nel giardino di casa Gobbato, alle spalle dell’auditorium “Santo Stefano” e del ristorante-pizzeria La Lanterna, gli artisti locali Mario Zuan e Gino Simonetti hanno scoperto, insieme al sindaco Mattia Perencin e alla famiglia, l’opera scultorea ricavata dal ceppo del vecchio cedro che raffigura Gobbato ad altezza uomo con pennello e tavolozza tra le mani.
Molti gli amici e conoscenti del pittore arrivati per dimostrare vicinanza e riconoscenza a moglie e figlie del pittore farrese nato il 4 agosto 1940 e mancato due anni fa.
Un artista poliedrico che dedicava particolare attenzione ai paesaggi agresti locali, alle donne, alle meridiane ed a particolari scorci tra le viuzze del paese.
Tanti gli affezionati “custodi” delle sue opere nelle proprie case, memori di un artista sempre disponibile e alla mano che non chiedeva mai un compenso per le proprie opere e che, pur nel suo modo di essere introverso, aveva sempre una buona parola per tutti.
Il sindaco, nel ringraziare Zuan, Simonetti e la famiglia, ha anticipato che dall’1 al 16 febbraio 2025 l’auditorium Santo Stefano ospiterà una mostra dei più originali lavori pittorici di Arturo Gobbato.
(Autore: Luca Nardi)
(Foto: Luca Nardi)
(Articolo e foto di proprietà di Dplay Srl)
#Qdpnews.it riproduzione riservata