Venerdì scorso la serata finale del centro estivo a Soligo, 200 ragazzi e 40 animatori in festa

Anche la parrocchia di Soligo guidata dal parroco don Brunone De Toffol ha terminato l’esperienza del Cer 2018 (Centro Estivo Ragazzi), con il tema “Yubi: custodi delle luci”,  che ha fatto riflettere i ragazzi sui temi dell’amicizia e dello stare insieme.

Quest’esperienza – che per il team organizzatore, formato da sei adulti, è iniziata ancora ad inizio anno – ha visto la partecipazione di quasi duecento ragazzi guidati da una quarantina di animatori e una quindicina di adulti che hanno collaborato nei laboratori. Tutti con puro spirito di volontariato hanno superato diverse difficoltà che un Cer comporta, aiutati dall’allegria e dai sorrisi degli animati.

È stato un mese di luglio che ha visto i ragazzi impegnarsi in attività di laboratorio per la creazione di piccoli lavoretti, avventurarsi in quattro passeggiate di Collalto, lungo il fiume Soligo, ai laghi di Revine e alle vie dell’acqua, e divertirsi nelle tre gite di cui due in parchi acquatici e una al parco avventura di Caldaro (Bolzano).

Durante i giochi del pomeriggio, i ragazzi, divisi in quattro squadre e animati dallo spirito della sana competizione, hanno accumulato punti per poter firmare, quali vincitori, il mitico “Libro del Cer”. A turno i ragazzi hanno vissuto l’esperienza di fare con le loro mani il pane, la pizza e i biscotti, che venivano cotti nell’antico forno della canonica di Soligo per poi essere gustati assieme alle loro famiglie.

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Ogni giovedì, invece, coloro che hanno ricevuto i sacramenti durante l’anno, condividevano la loro mattinata assieme ai nonni della casa di riposo; mentre un gruppo di animati l’ultimo giovedì si è recato dagli ospiti del Ceod sempre per passare del tempo in amicizia.

Momenti significativi sono stati la preghiera mattutina guidata da don Brunone, la visita del vescovo di Vittorio Veneto Corrado Pizziolo e le sante messe, di cui una celebrata in onore del Beato Giuseppe Toniolo nel duomo di Pieve di Soligo: ascoltando la storia della vita del Beato Giuseppe, i ragazzi hanno avuto un esempio di un uomo santo per una società migliore.

Venerdì scorso, infine, il Cer si è concluso con la serata finale animata da ogni singola squadra, guidata dai propri animatori. Alla fine gli organizzatori hanno ringraziato tutti quelli che hanno collaborato e creduto in loro affermando che “ogni volta che fai qualcosa per gli altri, ti senti meglio e ti si riempie il cuore di gioia: dopo il verbo amare, il verbo aiutare è il più bello del mondo”.

(Fonte e foto: Cer Soligo).
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