Salite e discese, tornanti e curve concatenate, rettilinei con ampi scorci sul panorama: l’emozione di percorrere per la prima volta il territorio delle Colline del Prosecco è nota ormai a tutti, anche a chi si sposta in moto o in macchina.
Alcuni ritengono che la bicicletta consenta però un rapporto più stretto con il paesaggio e, avendo la capacità di attraversare distanze maggiori, permetta di incrociare più siti d’interesse e di comprendere la varietà del paesaggi patrimonio Unesco: proprio per quest’esigenza, le informazioni relative alle esperienze di cicloturismo sono state tra le più richieste anche quest’anno.
A testimoniare la vocazione delle colline per la roadbike sono gli stessi turisti che, già dopo questi pochi anni dal riconoscimento Unesco, hanno testato i vari itinerari messi a disposizione sul portale Visit Prosecco Hills (www.visitproseccohills.it): su quest’ultimo, infatti, non poteva mancare la categoria dedicata al ciclismo “stradale”, ovvero il roadbike, che garantisce lunghe percorrenze più o meno impegnative da Valdobbiadene a Conegliano, passando per Vidor, Moriago della Battaglia, Farra di Soligo, Pieve di Soligo, i paesi della Vallata e del Coneglianese.
Partendo per esempio dal piccolo borgo di Follo, a Valdobbiadene, è possibile attraversare il cuore delle Colline Unesco lungo una strada asfaltata secondaria, poco trafficata, e caratterizzata da lunghi tornanti immersi nei vigneti: fermarsi nei pressi di una cantina per assaporare un calice di Conegliano Valdobbiadene Docg, visitare una chiesa e fotografare i suoi affreschi centenari e raggiungere San Pietro di Feletto, percorrendo tutta la dorsale fino al Castello di Conegliano. Gli itinerari consigliabili sono consultabili a quest’indirizzo: “https://www.visitproseccohills.it/it/roadbike”.
“L’esperienza rimane unica anche quando si ripete” recensiscono alcuni visitatori olandesi, incontrati nella realizzazione del video in allegato. I due hanno percorrono spesso lo stesso tragitto, all’andata e al ritorno, trovandolo per nulla ripetitivo e sempre ricco di “piccole alternative”.
Quest’anno, per esempio, da Valdobbiadene a San Pietro di Feletto hanno sostato in un parchetto lungo la Teva, hanno pranzato in un ristorante di pregio e nella direzione opposta a hanno visitato l’Antica Pieve e si sono fermati a fare una degustazione in una cantina.
(Video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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