Cagnolino sbranato dal lupo sul Montello. Il proprietario: “Mi hanno detto di non lasciare mai i bambini soli”. Avvistamenti anche a Farrò

Il lupo avvistato a Farrò

Dopo le numerose segnalazioni dei giorni scorsi, si è verificato un nuovo attacco del lupo: a farne le spese è stato un piccolo meticcio appartenente a una famiglia che vive sul Montello.

Il fatto è avvenuto nella notte tra lunedì 26 e martedì 27 agosto in via Sernaglia nel Comune di Volpago del Montello.

“Abito sul Montello e una parte di casa mia non è recintata – racconta Eros Parolin, proprietario del cagnolino ucciso dal lupo -. In famiglia avevamo due meticci: quello che è morto, Mojito, di nove anni, e un altro che ne ha due. Normalmente i miei cani sono liberi di entrare e uscire dalla mia abitazione e di introdursi nel bosco, anche se il fatto è avvenuto in un campo vicino. Ho 51 anni, ho sempre avuto i cani e non è mai successo nulla del genere”.

“Lunedì sera – continua -, verso le 23 ho sentito i miei cani fare confusione. In realtà non più del solito perché lo fanno spesso, soprattutto quando sentono i cinghiali. Mio padre, che abita vicino a me, si è alzato. In famiglia abbiamo installato una sirena contro i cinghiali. Ad un certo punto, i cani hanno smesso di abbaiare, ma in seguito hanno ripreso a fare confusione. Sinceramente non ci ho dato troppo peso e sono andato a dormire”.

“La mattina ci siamo alzati e abbiamo visto che c’era un solo cane – prosegue -. Solo uno di loro è venuto a salutarci, non era mai successo. Mi sono preoccupato: sono andato a chiamare l’altro ma non ha risposto. Poi mi sono recato al lavoro e, al mio ritorno a casa, verso le 18 ho fatto un giro in zona e a circa 200 metri in linea d’aria da casa mia ho trovato una chiazza di sangue, poi delle interiora e successivamente dei resti che mi hanno fatto capire che si trattava del mio cane”.

È stato uno shock – aggiunge -. Inizialmente ho pensato che fosse opera dei cinghiali, ma i forestali mi hanno detto che probabilmente era stato il lupo. Ieri sono venuti subito a controllare: io avevo lasciato i resti dove li avevo trovati per permettere ai forestali di eseguire tutti gli accertamenti del caso. Quando siamo tornati sul posto non c’era più nulla: forse qualche animale ha ripulito tutto, ma potrebbe essere stato anche il lupo a tornare”.

“La zona era in un campo aperto – continua – e non c’erano orme. Il lupo, essendo una specie protetta, non si può toccare. Il problema di tutti questi avvistamenti e attacchi, però, deve essere affrontato a livello nazionale ed europeo. Ormai le segnalazioni e le aggressioni agli animali domestici sono davvero troppe. Ho voluto portare a galla tutto ciò per far capire alla gente del Montello che dobbiamo affrontate anche queste problematiche”.

“Io ho due bambini – conclude -, uno di 3 e uno di 8 anni. La Forestale mi ha detto chiaramente di fare attenzione e di non lasciarli mai da soli. Questo mi ha fatto preoccupare molto perché qui eravamo abituati alla libertà e, purtroppo, se andiamo avanti così dovremo cambiare il nostro modo di vivere”.

Avvistamenti anche a Follina

La notte scorsa un cittadino ha fatto un video a Farrò di Follina a un lupo che si stava aggirando sulla strada, vicino alle case.

“Alle ore 2.35 i miei cani hanno iniziato ad abbaiare – commenta Ruggero Gallon -. Io ho controllato e ho visto due lupi sulla strada. Quando sono uscito sulla finestra, uno si è fermato a guardarmi. È la seconda volta che li vedo, è successo anche un mese fa. Ormai la situazione è fuori controllo: bisogna intervenire quanto prima. È la prima volta che vedo il lupo da così vicino e devo dire che fa paura”.

(Autore: Andrea Berton)
(Foto: per concessione di Ruggero Gallon ed Eros Parolin)
(Articolo di proprietà di Dplay Srl)
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