Follina, ieri sera presentate le nuove cartine dei percorsi naturalistici: cultura e ambiente al centro della serata

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Ambiente e cultura è il connubio che caratterizza le nuove cartine dei percorsi naturalistici del territorio di Follina: è stato questo il focus su cui ospiti e relatori si sono concentrati nella serata di ieri, venerdì 11 settembre, in occasione della presentazione ufficiale del progetto, all’interno della sala polifunzionale del municipio follinese.

Cartine che contengono 12 percorsi di trekking, per un totale di 100 chilometri, 2 percorsi urbani e 10 sentieri per la mountain bike: tutto per 200 chilometri di sentieri mappati complessivamente.

Un progetto che ha visto nove mesi di gestazione e che è partito dal giugno del 2019, in accordo con le associazioni e le strutture ricettive del territorio.

Ma si tratta di uno strumento che rappresenta solamente il primo tassello di un progetto più ampio, nel quale gli step successivi sono caratterizzati dal completamento della cartellonistica nel reticolato sentieristico e dall’organizzazione di un corso gratuito per il patentino di decespugliatori, oltre a una copertura assicurativa adeguata per i volontari che si accingeranno a mantenere puliti e ordinati propri questi percorsi.

Cartine realizzate con l’aiuto della casa editrice Tabacco, ieri rappresentata da Alessandro Specogna, che andranno di pari passo con la tecnologia, grazie a un QR code che le rende scaricabili su smartphone, offrendo la complicità di un sistema a Gps.

“Il Comune di Follina è il cuore della core zone – ha spiegato il sindaco Mario Collet, che ha ripercorso le tappe principali della storia del luogo – dove arte e cultura sono un binomio fondamentale per il territorio: mi auguro che le nostre peculiarità siano un ‘la’ in più per la valorizzazione della nostra zona Unesco”.

Il valore della collaborazione tra associazioni è stato invece il tema su cui Luca Zanta, vicesindaco di Follina, si è maggiormente concentrato nel proprio intervento, anticipando la volontà di stipulare delle convenzioni con le associazioni che andranno a pulire i percorsi stessi: “Abbiamo molti progetti in piedi e questo è soltanto un punto di partenza, perché il Patrimonio Unesco è il collante per metterci tutti quanti attorno a una tavola”.

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“La rete sentieristica di Follina ha una grande storia alle spalle – è stato il commento di Giovanni Carraro, esperto del territorio che è stato tra i coordinatori del progetto – e l’iniziativa nasce per rispondere alle difficoltà di un turista, specie straniero, di costruirsi da solo un itinerario paesaggistico. In questa maniera andremo a offrire uno scambio tra arte e paesaggio e, così facendo, allo stesso tempo potremo anche ricordare quello che è stato il passato dei nostri nonni”.

Un’offerta, quindi, quella delle nuove cartine, che andrà a coprire il 100 percento delle esigenze dei turisti, secondo quanto espresso dal presidente di Visit Follina Paolo Cardin, il quale ha specificato come si tratti di sentieri e percorsi nel bosco, la cui morfologia è stata illustrata dal geologo Gino Lucchetta, mentre l’aspetto culturale è stato descritto dalla storica dell’arte Cristina Chiesura.

Percorsi rivolti sia a sportivi che ad amatori, come sottolineato da Paolo De Demo del gruppo “Allenovesenonpiove”, all’interno di un territorio che deve essere valorizzato, in un periodo dove è “necessario adeguarci ai cambiamenti”, secondo quanto dichiarato da Marina Montedoro, presidente dell’associazione Patrimonio delle colline del Prosecco Conegliano Valdobbiadene.

“Stiamo iniziando un percorso condiviso, che non è legato solamente alla dimensione del vino – ha spiegato Montedoro – perché il nostro è un territorio che non troviamo da nessuna parte, dove sono fondamentali anche la natura e la cultura: per questo dobbiamo valorizzare lo stesso territorio, tramite una condivisione di intenti”.

 

(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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