“L’aria è irrespirabile” lamenta chi abita in località Giazzera e zone limitrofe. Un problema che a quanto testimoniato ad ogni estate si ripete, tra odori nauseabondi e presenza di mosche.
Per questo un gruppo di cittadini ha deciso di avviare una raccolta firme, iniziativa che già era stata fatta dieci anni fa.
La petizione può essere sottoscritta negli appositi moduli che da alcuni giorni si trovano all’ortofrutta Bernardi, al caffè Retrò e alla gelateria Relax. Poi la petizione verrà consegnate al sindaco Mario Collet e all’azienda sanitaria Ulss 2.
“Da troppo tempo, nelle sere d’estate e nelle giornate di sabato e domenica – scrivono i promotori – dalla località Giazzera si leva un fetore nauseabondo che si diffonde talvolta fino ad entrambe le piazze del paese, Marconi e IV Novembre, condizionando la vita dei residenti all’interno di un’area geografica che si estende all’incirca dalla Giazzera, prosegue in linea d’aria per via Cimitero, interseca via Milani, coincide a ovest con via Martiri della Libertà, continua per via Paoletti e sembra affievolirsi nei pressi della località Tre Ponti, confine sud del paese”.
“All’interno di quest’area, la puzza aleggia malsana per ore e ore, con zone più o meno esposte al terribile odore. Questo acido miasma sembra riconducibile ad escrementi di origine animale, non comune letame molto più tollerabile, ma un odore ammoniacale, nauseabondo e penetrante che impesta le nostre case e rende irrespirabile l’aria” precisano.
Un simile problema era emerso anche nei giorni scorsi (vedi articolo) e poi sembrava essere rientrato con l’aratura.
A quanto pare l’aria, come testimoniano i residenti, continua ad essere irrespirabile e misteriosa l’origine di tale olezzo. “Risulta impossibile poter aprire le finestre di casa o sostarvi all’esterno per godere in piena estate di un po’ di frescura. Il problema – evidenziano i residenti – progredisce da anni in maniera esponenziale, senza che nessuno sia mai stato in grado di porre fine, o quantomeno mitigare, a questa situazione di disagio”.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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