Follina, ieri l’addio a Carlo Rebeschini in una abbazia gremita per l’ultimo grande applauso al maestro follinese

Un lungo e commosso applauso, l’ultimo di una grande carriera, ha salutato il maestro Carlo Rebeschini. Erano in tanti ieri sotto le volte della splendida abbazia di Follina, che hanno voluto stringersi alla famiglia nel giorno dell’ addio al maestro follinese. Nell’omelia molto sentita e toccante, è stato il priore Francesco Rigobello a ricordare Carlo Rebeschini, a soffermarsi sull’uomo, a tratteggiarne un commosso ricordo.

Padre Francesco ha parlato del “ piccolo” in senso evangelico che c’era in lui. Del suo incanto davanti a qualsiasi persona “dal professore alla grande violinista al nipote giardiniere”. Padre Francesco ha sottolineato che per lui “tutto era grande, perché viveva la perfezione dell’Universo”, un Universo che Rebeschini amava tanto da commuoversi di fronte all’enciclica “Laudato Si” di Papa Francesco in difesa del creato.

Rebeschini è morto sulle note di Bach, il suo compositore prediletto, “che non metteva neanche una nota per farsi vedere”. Il priore ha chiuso nella certezza che il Signore nell’accogliere Carlo gli dirà “Sei stato grande nella musica, sei stato un grande al di fuori dagli ambiti tradizionali religiosi, hai colto il mio dono. Sei stato meraviglioso”.

Durante la cerimonia sono state eseguite opere del mastro ed è stato come fosse lui a dirigerle. Un omaggio voluto per ricordarlo con la musica, per ringraziarlo delle grandi emozioni che in vita ha regalato in tanti palcoscenici a tante platee con il suo grande talento. La salma è stata tumulata nel vicino cimitero di Follina.

(Fonte: Giancarlo De Luca © Qdpnews.it).
(Foto e Gallery: Qdpnews.it © Riproduzione riservata).
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