Follina, via del Ruio di nuovo un bene pubblico: a buon fine la raccolta firme organizzata da alcuni cittadini

“Via del Ruio è di tutti”: sono queste le parole espresse da alcuni cittadini che hanno organizzato una raccolta firme a seguito dell’alienazione del tratto finale di via del Ruio nel Comune di Follina.

L’alienazione, che faceva sì che il tratto della via, confinante con il torrente Corin, divenisse un bene disponibile alla concessione ad alcuni privati, dopo che questi ultimi ne avevano fatto richiesta, aveva spinto alcuni cittadini a organizzare una raccolta firme, iniziata lo scorso agosto, affinché l’amministrazione comunale ritirasse tale delibera.

Delibera che è stata ritirata ufficialmente in occasione dell’ultimo consiglio comunale, tenutosi lo scorso 15 settembre: alla questione, come ha specificato il gruppo promotore della raccolta firme, si era interessata anche l’opposizione.

“Il gruppo promotore ringrazia per il sostegno e la convinta partecipazione di tutti i firmatari, – spiegano gli organizzatori dell’iniziativa – che hanno consentito di salvare un luogo importante da un punto di vista storico e paesaggistico”.

Via del Ruio prende il nome dalla ‘Roi’, – proseguono – che ha sempre avuto un ruolo fondamentale nella vita quotidiana di generazioni di follinesi, essendo stato un punto di aggregazione e luogo di incontri tra lavandaie, un’area di gioco per bimbi e ragazzi, ma anche luogo di pesca, d’uso agricolo e industriale dell’acqua del torrente. Ci sono attestazioni che risalgono fino al 1840 e non volevamo che questo patrimonio storico non potesse più essere di tutti”.

“Tale vicenda, conclusasi positivamente, – aggiungono – possa essere di stimolo per salvaguardare e valorizzare anche quei piccoli angoli del paese che fanno parte del vissuto personale di ciascuno di noi e sono le nostre radici, senza le quali saremmo tutti più ‘poveri’. Si auspica che il Comune inserisca via del Ruio all’interno di un progetto di valorizzazione, in un percorso storico-paesaggistico di Follina”.

Sul tema si è espresso anche il sindaco Mario Collet: “Tutto è stato frutto di un’incomprensione e sicuramente non è nostra intenzione mettere i cittadini gli uni contro gli altri. Infatti anche i privati hanno ritirato quella che era la loro richiesta iniziale“.

Da parte loro, i privati hanno spiegato come la richiesta riguardasse circa 50 metri quadrati del tratto finale della via, allo scopo di creare una sorta di terrazza: non c’era il permesso di costruire o realizzare nulla “all’infuori della pavimentazione all’altezza dell’asfalto della via”.

“La nostra richiesta era stata votata all’unanimità – hanno specificato – ma all’ufficio tecnico avevamo lasciato detto che, a fronte anche solo di una contrarietà espressa da qualcuno dei nostri vicini, eravamo disposti a ritirare la domanda, mentre c’era la disponibilità da parte nostra di diffondere il disegno del progetto ai vicini stessi”.

“Tutto è comunque verificabile direttamente all’ufficio tecnico”, hanno aggiunto.

I privati hanno inoltre reso noto di non essere mai stati contattati dal gruppo promotore della raccolta firme per un colloquio, ad eccezione di un suo componente.

“Una persona ci ha chiamato durante le vacanze, quindi abbiamo chiesto di attendere un attimo il nostro ritorno dalle ferie, però così non è avvenuto in quanto è poi iniziata la raccolta firme”, hanno spiegato e proseguito, dicendo di aver in seguito contattato sia l’opposizione che il primo cittadino per ritirare la richiesta e, allo stesso tempo, richiedere di togliere l’alienazione della via.

(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
(Foto: per gentile concessione di un lettore).
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