Un vero e proprio mistero quello di ieri domenica mattina a Valmareno: tre cervi agonizzanti sono stati trovati sulla pista ciclabile e in un giardino privato ma, nei pressi del luogo, non sono stati riscontrati residui di automobile o importanti segni di frenata.
Il ritrovo
Erano appena le 9 quando un cittadino, durante la passeggiata domenicale con la moglie, si è imbattuto in uno scenario terrificante quanto misterioso, che mai si sarebbe aspettato di vedere: “C’erano tre cervi accasciati sulla ciclabile che porta da Valmareno a Follina, ma sulla strada non si intravedono segni di frenata o altro – spiega il follinese -. Sul luogo erano già presenti diverse persone – tra cui il presidente dei cacciatori Corrado Bernardi dalle 6 -. Tramite il cellulare di un presente ho fatto chiamare il 118 il quale ha assicurato, attraverso la Vigilanza della fauna selvatica, di essere già stato avvisato”.
Poco dopo si è recato sul posto anche il sindaco Mario Collet: “E’ un mistero l’uccisione in un colpo solo di tre cervi – commenta il primo cittadino -. Sull’asfalto, nessuna goccia di sangue e nemmeno un piccolo pezzetto dell’auto coinvolta. C’era solamente un piccolo segno di frenata appartenente a un copertone molto stretto, incompatibile con le ferite presenti nella parte superiore degli animali. L’artefice dell’incidente doveva avere un mezzo abbastanza grande per colpire sulla parte alta della schiena tre animali. Forse un camion? Chi li ha investiti li ha poi spostati mettendoli nella pista ciclabile e nel giardino privato”.
Il (non semplice) recupero delle carcasse
I cervi erano due femmine (mamma e figlia), morte e lasciate una accanto all’altra sulla pista ciclabile, e un maschio (il figlio) che al momento del ritrovo era ancora vivo all’interno di un giardino privato.
“La legge per portare via le carcasse e poter intervenire è diventata burocraticamente lunga – spiega Collet -. Arrivato sul posto mi sono subito preoccupato per il cervo maschio ancora in vita ma mi hanno detto: ‘Non può toccare, è penale’. Mi hanno riferito che le carcasse dovevano essere portate all’inceneritore di Mestre da Savno lunedì mattina mentre per quello ancora agonizzante non si sapeva cosa fare perché era in proprietà privata.
Mi sono fatto dare immediatamente dal presidente Bernardi il numero del Cras (Centro recupero animali selvatici) il quale mi ha detto che prima dovevo mandare delle foto e affermare di averli visti con i miei occhi – continua Collet -. Dopo circa un’ora e mezza sono arrivati: la veterinaria ha eseguito un’eutanasia sul cervo maschio, perché le ferite riportate erano troppo gravi, e li hanno portati via tutti e tre”.
Il sopralluogo dei Carabinieri
Bernardi alle 6 del mattino ha contattato i Carabinieri, i quali sono giunti sul posto con una pattuglia di Pieve di Soligo per effettuare un primo sopralluogo. L’Arma non avrebbe al momento ricevuto alcuna segnalazione di un incidente nei pressi del luogo in cui gli animali sono stati ritrovati.
Le cause che hanno portato alla morte della famiglia di cervi rimangono quindi, almeno per ora, misteriose.
(Foto: per concessione di Mario Collet).
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