L’Unità pastorale dell’Abbazia celebra la messa comunitaria: “Vogliamo camminare insieme”

Si è trattato di un vero e proprio esempio di Chiesa che desidera vivere e camminare insieme quello che sabato 21 settembre hanno sperimentato le sette parrocchie dell’Unità pastorale dell’Abbazia, nella forania della Vallata.

Le comunità cristiane di Follina, Valmareno, Farrò, Cison di Valmarino, Tovena, Combai e MianeCampeaPremaor si sono ritrovate insieme, in un clima di comunione e fraternità, a celebrare la messa prefestiva nell’Abbazia di Follina, raggiunta da qualche gruppo parrocchiale a piedi.

Il gruppo parrocchiale di Cison di Valmarino e Tovena in partenza verso l’Abbazia di Follina

Il rito religioso è stato presieduto dal parroco di Cison di Valmarino e Tovena, don Fabio Mantese, insieme a don Gianpietro Zago, parroco di Valmareno, padre Francesco Rigobello, parroco di Follina, padre Michele Stocco e padre Charles Mateega, vicari parrocchiali di Follina, don Maurizio Dassie, parroco di Miane nonché moderatore dell’Unità pastorale, padre Paolo Scaratti, collaboratore a Miane, e i due diaconi.

Presenti delle rappresentanze di tutte le sette parrocchie, ciascuna delle quali ha offerto un cero al momento della proclamazione del Vangelo e ha prestato voce alla lettura delle preghiere dei fedeli per comporre in modo sinfonico e fraterno il momento religioso.

Il percorso nasce la scorsa primavera, quando – come hanno spiegato i sacerdoti nel foglietto parrocchiale di alcune domeniche fa – “le sette parrocchie hanno vissuto un momento altamente formativo” con il percorso offerto dal prof. Roberto Mauri della “Missione Emmaus” sul tema “Insieme per costruire”.

Si è trattato di un esercizio per uscire un po’ alla volta dalla propria singola realtà – prosegue il messaggio – e guardare in faccia gli altri, le altre comunità, conoscersi, rendere grazie al Signore per il potenziale e l’esperienza che ciascuno porta e che da altri abbiamo ricevuto, nella convinzione che soltanto costruendo insieme avrà luogo la Chiesa del futuro”.

Il primo segno per concretizzare l’idea, passando dal sogno alla realtà, è stata proprio la celebrazione della messa condivisa sabato sera all’inizio dell’autunno nell’Abbazia di Follina, sospendendo “tutte le messe vespertine delle altre parrocchie” affinché anche la “scomodità” del segno diventasse eloquente e per invitare tutti “a convergere verso questo luogo centrale, per ascoltare la Parola, spezzare il Pane, fare comunione attorno a Cristo, rendersi conto della bellezza che abita il nostro ‘insieme’”.

(Autore: Beatrice Zabotti)
(Foto: per concessione di un lettore)
(Articolo di proprietà di Dplay Srl)
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