Posta a singhiozzo a Follina, il sindaco Collet: “Si stava meglio quando si stava peggio”

Il documento diramato da Poste Italiane che di fatto dal prossimo primo aprile introduce la consegna della posta a giorni alterni negli uffici di Cison di Valmarino, Follina, Fregona, Miane, Revine Lago, Sarmede, Segusino, Tarzo e Valdobbiadene – come prevedibile – ha aperto il dibattito tra i cittadini e chi li rappresenta.

Il sindaco di Follina, Mario Collet (nella foto)  – usando una metafora calcistica “non tira indietro la gamba”: “Non ho ricevuto nulla di ufficiale da Poste Italiane, ma quello che ho letto sulla stampa mi ha preoccupato parecchio”. Il primo cittadino prosegue: “Mia madre che ha 96 anni, oggi (ieri, ndr) a pranzo ha usato queste parole: quando avevamo solo da mangiare sulla tavola, c’era un ufficio postale anche nelle frazioni come Valmareno, con un postino fisso.  Ragionando su questa frase mi è venuto da pensare che si stava meglio quando si stava peggio”.

“Il postino che arriva a suonare il campanello per portare le buone e le cattive notizie per la gente è importante, mentre Poste Italiane è rivolta maggiormente alla finanza e a dare altri servizi, a discapito dei cittadini”, prosegue il sindaco. Collet chiude con un auspicio: “Mi auguro cambino idea, da parte mia farò tutto il possibile affinché ciò avvenga”.

(Fonte: Giancarlo De Luca © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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