“Quelledeibigliettinigialli”, in paese c’è una coccola per tutti

A Follina “Quelledeibigliettinigialli” addobbano il ponte di La Bella con l’associazione Roe

Essere positivi oggi è sempre più difficile. Tra la pandemia di Covid-19 e il lockdown che hanno caratterizzato gli ultimi anni, la crisi economica e le molteplici violenze e ribellioni contro il nostro territorio e la nostra cultura, sembra che la felicità e la speranza siano solamente un ricordo lontano.

A fronte di questo, quattro giovani ragazze hanno deciso, un po’ di anni fa, di reinventarsi per portare, a più persone possibili, un raggio di sole.

Il ponte di La Bella

Questa è la storia dell’associazione “Quelledeibigliettinigialli” che, quest’anno, in collaborazione con l’associazione Roe di Follina, ha deciso, tra le altre cose, di addobbare il ponte di La Bella, simbolo dell’unione delle tre frazione, con dei bigliettini gialli nei quali sono scritte delle frasi positive.

L’associazione Roe – che dal 2006 si prende cura del nostro territorio, della tutela dell’ambiente e delle sue tradizioni – dal 2011 addobba il ponte di La Bella. Un progetto iniziato coinvolgendo gli artigiani e i bambini del territorio, oggi diventata una vera e propria tradizione.

Mara Chiaradia e Francesca Dalla Libera

Quest’anno la presidente Mara Chiaradia ha deciso di coinvolgere anche una sua concittadina, Francesca Dalla Libera, socio dell’associazione “Quelledeibigliettinigialli” e tecnico di laboratorio dell’Ospedale Ca’ Foncello di Treviso. 

“Il conforto, che avevamo dal vicino o dalla famiglia, oggi è precario se non assente a causa dei molteplici impegni. Questo input positivo lo possiamo ritrovare però leggendo questi bigliettini – ha spiegato Mara -. Abbiamo voluto aggiungere ai nostri addobbi ormai storici, una coccola per chi passeggia nel nostro territorio, strappando loro un sorriso. Un’idea semplice ma abbiamo già ricevuto riscontri positivi”.

Biglietti gialli positivi che, nei momenti bui che purtroppo oggi caratterizzano sempre di più la nostra società, possono portare un raggio di sole, di speranza nelle nostre giornate. Un momento con velo di magia e mistero perché “non sei tu che scegli il bigliettino, ma è il bigliettino che sceglie te”.

La nascita dell’associazione “Quelledeibigliettinigialli”

“Quelledeibigliettinigialli” nasce da un gruppo di giovani ragazze che si sono conosciute in ambito oncologico, durante le cure nell’Ospedale di Aviano

Questa realtà ospedaliera organizzava dei corsi di medicina narrativa: delle sedute in cui una persona, con un master in medicina narrativa, dopo degli input specifici, fa scrivere ai pazienti le loro emozioni ed i sentimenti che stanno provando. Tra i tanti partecipanti, quattro ragazze, in particolare, hanno fatto amicizia e hanno iniziato spesso a trovarsi a colazione.

Durante uno di questi incontri, una delle ragazze è arrivata con dei post-it gialli e, su ognuno di essi, c’era scritta una frase specifica. Ogni ragazza ha pescato a occhi chiusi uno bigliettino e, con loro grande stupore, la frase scritta era azzeccatissima. Le ragazze si sono emozionate e hanno iniziato a pensare: dato che ci ha fatto così bene, perché non espandiamo questa cosa? 

La ragazza arrivata con i post-it, Barbara, era una grafica e quindi ha dato vita al bigliettino che tutt’oggi rimane lo stesso. Purtroppo Barbara è venuta a mancare qualche anno dopo e le ragazze del gruppo hanno voluto a tutti costi portare avanti questo progetto in sua memoria. Uno dei sogni di Barbara era quello di scrivere un mensile da mettere nelle sale d’aspetto degli ospedali dove ci fossero solo notizie positive. Questo giornale è nato e viene diffuso tutt’oggi: La Gazzetta del Sole, un progetto parallelo ai bigliettini gialli.

“Quelledeibigliettinigialli” oggi 

Sono passati un po’ di anni da quel fatidico incontro delle quattro ragazze e il gruppo si è trasformato ed è aumentato, diventando un vera e propria comunità.

Un paio di anni fa “Quelledeibigliettinigialli” sono entrate negli Odv delle associazioni nazionali. Oggi l’associazione conta 9 soci, tutte donne, e molti volontari i quali sono composti da: chi aiuta a scrivere i bigliettini, autori che scrivono gli articoli per la Gazzetta del Sole e la Biblioteca di Sara che legge e registra gli articoli per renderli audio per i non vedenti. “Il nostro obiettivo principale è quello di portare questi bigliettini, rigorosamente scritti a mano, nelle sale d’aspetto degli ospedali, gratuitamente – ha spiegato Francesca -. Ad oggi collaboriamo con gli ospedali di AvianoPordenoneConegliano e la radioterapia di Treviso. La Gazzetta del Sole, allo stesso modo, viene distribuita in questi ospedali. 

Per autofinanziarci la realizzazione dei bigliettini – continua Francesca – facciamo una serie di gadget a mano. Se avanza qualcosa dalla raccolta di questi gadget, realizziamo dei piccoli eventi gratuiti per tutti. L’anno scorso abbiamo fatto dei percorsi di medicina narrativaaperitivi dove partecipa una psicologa del Cro di Aviano la quale lancia uno spunto per dare modo ai partecipanti di liberarsi da un peso e sfogarsi liberamente. Quest’anno ci siamo concentrate sul prendersi cura di se stessi quindi abbiamo organizzato una camminata nel bosco con meditazione

Abbiamo iniziato a fare un progetto con le scuole elementari: raccontiamo loro la storia dei bigliettini gialli e chiediamo ai bambini di scrivere delle frasi che poi portiamo nelle pediatrie – prosegue -. L’anno scorso abbiamo portato il progetto anche in una classe delle superiori perché dei clown di corsia ci hanno chiesto, dato che andavano in missione in Bolivia, dei bigliettini in spagnolo. La ragazza che segue il progetto con le scuole, nostra socia e insegnante, ci ha riferito che i ragazzi erano euforici: con il covid si sono spenti e oggi hanno bisogno di stimoli positivi come questi.

Ci sono delle attività commerciali come parrucchieri, estetisti o bar che ci hanno richiesto, tra i nostri gadget, dei barattoli con all’interno centinaia di bigliettini per dargli ai loro clienti – aggiunge Francesca -. Altri ce li hanno chiesti per attaccarli ai regali di natale o come segnaposto per cene e addirittura matrimoni in tutta Italia. Il personale degli ospedali ci hanno anche riferito che i pazienti non vanno via finché non ricevono il loro bigliettino. Per Natale, addobbiamo l’albero negli ospedali con i nostri bigliettini e creiamo una serie di pacchettini regalo per chi andrà a fare radioterapia sotto le festività.

La nostra associazione è piccolina ma noi crediamo che la felicità stia nelle cose semplici. Puntiamo a organizzare eventi ristretti, semplici in modo che possiamo ascoltare e abbracciare tutti. Siamo soddisfatte dei risultati raggiunti e siamo sempre aperte a stimoli nuovi” conclude Francesca.

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
#Qdpnews.it

Total
0
Shares
Related Posts