Si è costituita la comunità “Laudato Sì” dell’abbazia di Follina. “La nostra comunità fa parte della rete internazionale delle comunità Laudato Sì, fondata da Carlo Petrini e dal vescovo di Rieti, e avviene a seguito della Lettera dei Parroci dell’Unità Pastorale dell’Abbazia e in concomitanza dell’incontro che si è svolto venerdì 1 ottobre, sempre in Abbazia, con Carlo Petrini” affermano dal neonato sodalizio.
Conformemente alla Carta Costituente della Rete Internazionale delle Laudato Sì, la nuova comunità della Vallata nasce come associazione libera e spontanea di cittadini, senza limitazioni o restrizioni di credo, orientamento politico, nazionalità, estrazione sociale, fondata sui valori dell’inclusione, della solidarietà, della cooperazione e sulla ricerca del dialogo costruttivo, franco e leale con tutti.
La cura per la natura, l’impegno volto ad ampliare le coscienze e sensibilizzare i cittadini, a tutti i livelli, sulle tematiche ecologiche e sulla improcrastinabilità di una vera transizione ecologica, a livello globale e locale, è il loro terreno di impegno prioritario.
“Il nostro territorio – affermano – colmo di una ricchezza di vita di cui siamo consapevoli e che riconosciamo con affetto e ammirazione (Laudato Sì 42), corre rischi sempre maggiori a causa di interessi economici enormi che aprono sempre più al suo sfruttamento e ad abusi dettati dalle leggi del mercato (L. S. 56) e dalla presunzione di onnipotenza della tecnica (L. S. 106 e ss); anche se è evidente che la disponibilità dei beni non è infinita (L. S. 106), così come non lo è la scienza umana, soprattutto quando è intaccata da interessi di parte (L. S. 114)”.
“Per questo la nostra Comunità ritiene necessario e urgente impegnarsi a informare, educare e dialogare, al fine di rendere consapevoli sempre più persone di come l’ambiente naturale in cui viviamo chieda a ciascuno un cambiamento radicale di vita a partire dai consumi personali (L. S. 206) e un nuovo impegno sociale per la tutela della salute, degli ecosistemi e della biodiversità” concludono.
Sarà loro compito quindi favorire quella “urgente rivoluzione culturale” (L. S. 114) verso la cultura ecologica di cui parla la Laudato Sì, sulla base del modello dell’ecologia integrale (L. S. 137 e ss.), per contribuire a creare una comunità più equa, giusta e armonica, secondo il principio per cui “non c’è vera ecologia dove non c’è giustizia sociale” (L.S. 49. 70. 92, etc.), in quanto uomo e ambiente non sono separabili (L.S. 10. 70. 141).
“Con grande umiltà ci inseriamo con il nostro impegno all’interno di un percorso già iniziato da altri, a cui va il nostro ringraziamento” spiegano.
“A tal proposito ricordiamo e sosteniamo l’Iniziativa dei Cittadini Europei Salviamo Api e Agricoltori, per il bando dei pesticidi di sintesi entro il 2035, il recupero della biodiversità e la transizione verso l’agroecologia. Sosteniamo inoltre la Marcia Stop Pesticidi e il manifesto “Per la biodiversità” del Comitato Marcia Stop Pesticidi Treviso-Belluno”.
L’Abbazia di Follina sarà la casa ideale della comunità, in quanto “luogo che testimonia con la sua tradizione, i suoi uomini e i suoi simboli la necessità e la possibilità di una nuova alleanza tra uomo e natura”.
La comunità è aperta a tutti coloro che ne condividono i valori identitari fondamentali e che avvertono l’urgenza per il nostro territorio di una reale transizione ecologica, fondata sul paradigma del rispetto, dell’amore e della cura per la vita.
Per ulteriori informazioni è possibile contattare i referenti della Comunità scrivendo a laudatosiabbaziafollina@gmail.com
(Foto: Archivio Qdpnews.it).
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