La strada rettilinea che collega (non che divide) Fonte Alto da Onè, ieri mattina, era occupata dal lungo corteo formato in occasione delle celebrazioni del Centenario degli Alpini di Fonte: due gruppi, uno per frazione, che hanno riscoperto non soltanto di essere fratelli (lo sapevano già) ma di avere in comune qualcosa in più, uno spirito di appartenenza che nacque nel lontano 1923 (qui l’articolo sulla loro storia).
Cent’anni di esperienze, di aiuto alla comunità, di solidarietà, di presenza e soprattutto di amicizia, sono stati festeggiati dai due gruppi con un grande evento di tre giorni che ieri, domenica mattina, ha visto la presenza anche dei gruppi alpini della Sezione Monte Grappa, di varie autorità civili e militari, moltissimi sindaci e le associazioni di Fonte, riunite nel complimentarsi con il più radicato esempio di associazionismo nazionale.
Il corteo è partito dal piazzale del Municipio e il rullo dei tamburi della fanfara, sotto il marciare preciso degli alpini, ha attirato anche tantissimi cittadini: per primo ha raggiunto il cimitero di Fonte Alto, dove alle 11.00 il sindaco Luigino Ceccato, i due capigruppo Mauro Minato (per Onè) e Marco Novello (per Fonte Alto), il presidente sezionale Giuseppe Rugolo e il comandante della Stazione dei Carabinieri di Asolo Alessandro Cesarano hanno depositato una corona di fiori in ricordo ai caduti.
Poi il corteo, con il gagliardetto del Comune di Fonte e moltissime altre rappresentanze, ha raggiunto la piazza, allestita per l’occasione con il tricolore anche attorno al campanile.
Dopo la cerimonia dell’alzabandiera e la deposizione della corona d’alloro sul monumento, hanno preso la parola i capigruppo, il sindaco Luigino Ceccato, l’assessore regionale Elena Donazzan e il presidente della sezione Monte Grappa Giuseppe Rugolo, che ha anche voluto donare ai capigruppo una targa in legno per complimentarsi per il loro impegno nell’organizzare l’evento. Anche alla madrina della cerimonia, la signora Giuseppina Ceccato è stata omaggiata con un dono e un ringraziamento da parte dei due gruppi e delle autorità.
Gli interventi principali
“Cari alpini e amici, riuscire a lavorare insieme è un successo: è con queste parole che voglio ringraziare anche il capogruppo Mauro Minato e tutto il consiglio del gruppo Alpini di One di Fonte per aver accettato di organizzare insieme questo importante evento. Fonte è un piccolo paese ma la presenza di ben due gruppi alpini così attivi deve essere motivo di orgoglio. Abbiamo raggiunto un traguardo importante: se ci guardiamo indietro dobbiamo essere fieri di quello che i nostri gruppi negli anni sono riusciti a fare.
Essere qui a festeggiare i 100 anni del gruppo Alpini Fonte è la dimostrazione del valore delle persone che ne hanno fatto parte. Ciò che ci lega è lo spirito di servizio, di comunità e di attaccamento alla bandiera, uno spirito che ci porta ad essere presenti in caso di emergenza e pronti ad aiutare in caso di necessità. Confido che il nostro operato non sia vano e che serva a diffondere i valori che ci rappresentano: lunga vita agli alpini di Fonte!
“Sono orgoglioso e onorato di rappresentare il nostro gruppo in questa occasione così importante. Abbiamo unito le nostre forze per ricordare la nascita del gruppo e onorare tutti gli alpini, anche quelli andati avanti, che con forte spirito di sacrificio hanno sostenuto le nostre attività negli anni. Questi sono stati anni di solidarietà, sacrificio e progetti: il gesto umile e dignitoso che caratterizza tutte le generazioni degli alpini dei nostri gruppi si è tramandato per 100 anni. Prima di me altri 11 capigruppo hanno creduto in questo gruppo e a loro va un doveroso ricordo”.
Il capogruppo della sezione di Palmanova Claudio Milocco ha poi preso la parola portando i saluti del gruppo di Ontagnano, amico degli alpini di One di Fonte.
Il sindaco Luigino Ceccato ha poi commentato: “Il ricordo del centenario rimarrà nella storia degli alpini di Fonte e dei cittadini che l’hanno vissuta con emozione, rimarrà nelle nostre memorie la storia del lavoro dei nostri gruppi, ci ricorderemo le gesta dei nostri padri, dei nostri nonni, ma anche quelle che vediamo in questi giorni, e che tramanderemo ai nostri figli e nipoti. Sicuramente non dimenticheremo il sacrificio che i nostri alpini hanno dedicato alla costruzione delle nostre sedi, i capigruppo e gli alpini andati avanti: vi ringrazio per questi festeggiamenti e viva gli alpini di Fonte”.
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