Sono sempre le scuole e la loro messa in sicurezza a tenere banco in paese in questo periodo post Covid, quando il sindaco Chies ha annunciato il trasferimento provvisorio delle scuole medie a Sarmede per i lavori che dovranno essere fatti alle elementari su indicazioni precise della Regione da cui arriva un sostanzioso contributo. Si alza così il livello della polemica nella quale interviene l’ex assessore ai lavori pubblici Flavio Bottega.
In paese a molti probabilmente piange il cuore l’abbattimento delle scuole elementari: “Gli studenti saranno spostati provvisoriamente certo, dice lui – afferma dai banchi della minoranza il consigliere Flavio Bottega – io dico definitivamente, forse. Quando toccherà mettere mano alle scuole medie anche gli alunni delle elementari saranno dirottati a Sarmede. Conclusione: addio scuole Fregona”.
Bottega, ex assessore ai lavori pubblici respinge le accuse alla precedente amministrazione: “Chies dice che noi ci siamo disinteressati dei nostri giovani: non è vero – dice il consigliere – Quale ex assessore ai lavori pubblici devo dire che le scuole, la palestra e il centro sociale come il municipio sono sempre stati al centro delle nostre attenzioni. Abbiamo lasciato un progetto per le medie e chiesto finanziamento per le elementari”.
E difende il lavoro fatto con tecnici specializzati che avrebbero giudicato inutile un abbattimento, con un cronoprogramma che non provocasse disagi: “E a costi più contenuti – afferma – I nuovi tecnici hanno ora ritenuto improrogabile l’abbattimento delle elementari ribaltando le proposte di uno dei massimi esperti in materia di adeguamento sismico. Chi ha ragione? Risposta scontata. Sappiamo che più alto è il costo dei lavori, più sale la parcella. A pensar male si fa peccato ma spesso si indovina, parole di un grande statista”.
Affermazione che a guardare con la lente sarebbe pesantissima e la polemica è quindi servita: “Ma voglio dare sfogo ai sentimenti che credo condivisi con molti fregonesi – incalza Bottega -. Nei paesi ci sono due cose importanti, indelebili e restano nella memoria di tutti: la chiesa e la scuola dove hai imparato il sapere, dove hai coltivato le prime amicizie, dove hai passato gli anni più belli. La mia scuola è ancora lì bella nei suoi colori e non voglio credere che un ricordo simile venga distrutto da una ruspa, non si può essere così crudeli, vi scongiuro fermatevi”.
(Fonte: Fulvio Fioretti © Qdpnews.it).
(Foto: Archivio Qdpnews.it).
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