Non si ferma la lotta contro la privatizzazione del Cansiglio indetta da Michele Boato, direttore dell’Ecoistituto del Veneto “Alex Langer”, e Giancarlo Gazzola, vice presidente di Mountain Wilderness Italia.
La società Quick Light Food infatti avrebbe intenzione di prendere in affitto l’ex hotel San Marco, ristrutturandolo a sue spese, ma si sta riaffacciando la possibilità che la Regione indica un ulteriore nuovo bando per mettere in vendita l’ex hotel San Marco.
“La regione che cosa fa? Continua a sfornare bandi per la vendita che vanno sempre deserte, ma a che gioco sta giocando? Cosa vuole ottenere? E poi basta usare il condizionale dicendo che il sindaco di Tambre afferma che esisterebbe un privato disposto a ristrutturare il San Marco, quell’imprenditore esiste veramente, la sua azienda è la Quick Light Food, lo abbiamo incontrato anche noi e anche più volte. Perché la Regione continua a fingere che quella disponibilità non esiste e fa un bando dietro l’altro? L’ultimo è andato deserto a metà dicembre, ora ne farà un altro?” commentano i due ambientalisti.
Per loro la soluzione è rappresentata dalla ristrutturazione senza vendita così da mantenere il bene pubblico. “Non siamo contro i privati ma contro la privatizzazione del Cansiglio, due cose ben diverse, quindi ben venga il privato che salva il Cansiglio dalla privatizzazione e rimette in campo l’albergo come struttura turistica per il rilancio del Cansiglio”, sottolinea Giancarlo Gazzola.
Ad alimentare la protesta dei due ambientalisti è anche il fatto che la Regione avrebbe istituito un tavolo di lavoro sul Cansiglio che prevederebbe, oltre ai sindaci, anche la presenza delle associazioni, ma finora non è stato possibile per loro essere convocate: “La Regione sulla carta dice di voler discutere con tutti i soggetti interessati al Cansiglio, ma poi ha dato voce solo ai sindaci? E quando abbiamo reclamato il nostro posto sul cosiddetto tavolo di lavoro, niente più riunioni? Ma abbiamo il sospetto, più che fondato, che il tavolo di lavoro coi soli sindaci continui a ritrovarsi, ma in via informale, in modo da escludere tutti gli altri dalla discussione. Cosa hanno da nascondere? E poi non dovrebbero essere proprio i sindaci a farsi promotori di pratiche democratiche di base?”.
Ora Michele Boato e Giancarlo Gazzola si stanno informando per capire se ci sono i presupposti per procedere per vie legali: “Se la soluzione esiste, cioè la ristrutturazione senza vendita, e la Regione non la persegue, non potrebbe essere un caso di danno erariale? Stiamo valutando di seguire questa ipotesi per le vie legali, basta con questi bandi condannati al fallimento”.
(Fonte: Francesca Rusalen © Qdpnews.it).
(Foto: Tele Belluno).
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