Il Comune di Fregona continua con il progetto di prevenzione su tutto il territorio. Giovedì scorso 11 maggio è partita l’iniziativa nazionale della Protezione civile “Io non rischio Scuola”. Con giochi e laboratori, gli allievi delle classi prima e seconda della Scuola primaria hanno scoperto cos’è e cosa fa la Protezione civile, e cosa significa donare il proprio tempo in attività di volontariato.
Il percorso formativo “Io non rischio Scuola”, promosso dal Dipartimento della Protezione civile – in collaborazione con i partner della campagna Io non rischio, le Regioni e le Province Autonome –, porta le buone pratiche di protezione civile nelle scuole primarie. Durante gli incontri si svolgono laboratori didattici per diffondere tra le nuove generazioni la conoscenza dei rischi naturali e dei comportamenti da adottare per ridurne gli effetti. Cosa fare in caso di alluvioni, terremoti, incendi o eruzioni vulcaniche: sono questi i temi che vengono trattati durante gli incontri. Unica partecipe quest’anno per la Regione Veneto è stata la scuola primaria di Fregona. Gli incontri si svolgono i giovedì pomeriggio per tutto il mese di maggio.
Cosa fare in caso di terremoto
È indispensabile allontanare i mobili pesanti da letti o divani e fissare alle pareti scaffali, librerie e altri mobili alti. Inoltre è consigliabile appendere quadri e specchi con ganci chiusi, che impediscano loro di staccarsi dalla parete e mettere gli oggetti pesanti sui ripiani bassi delle scaffalature. In cucina è meglio utilizzare un fermo per l’apertura degli sportelli dei mobili, imparare dove sono e come si chiudono i rubinetti di gas, acqua e l’interruttore generale della luce.
Durante un terremoto bisogna posizionarsi nel vano di una porta inserita in un muro portante, vicino a una parete portante o sotto una trave, oppure sotto un letto o un tavolo resistente e non andare fuori, ma attendere la fine della scossa. All’aperto, allontanarsi da edifici, alberi, lampioni, linee elettriche e fare attenzione alle possibili conseguenze del terremoto: crollo di ponti, frane o perdite di gas.
Dopo il terremoto, assicurarsi dello stato di salute delle persone attorno a te e, se necessario, prestare i primi soccorsi. Prima di uscire di casa è importante chiudere gas, acqua e luce e indossare le scarpe. Uscendo, è vietato usare l’ascensore e bisogna fare attenzione alle scale perché potrebbero essere danneggiate. Se è una zona a rischio maremoto, allontanarsi dalla spiaggia e raggiungere un posto elevato.
… in caso di alluvione
È indispensabile rispettare l’ambiente e segnalare al Comune ogni anomalia (rifiuti ingombranti abbandonati, tombini intasati, corsi d’acqua parzialmente ostruiti) e chiedere quali sono le aree alluvionabili, le vie di fuga e le aree sicure della città. Evitare di conservare beni di valore in cantina o al piano seminterrato e assicurarsi che sia agevole raggiungere rapidamente i piani più alti dell’edificio. Tenere in casa una copia dei documenti, una cassetta di pronto soccorso, una torcia elettrica, una radio a pile e assicurarsi che ognuno sappia dove siano.
Durante l’allerta: non dormire o soggiornare nei piani seminterrati. Bisogna proteggere i locali che si trovano al piano strada e chiudere le porte di cantine, seminterrati o garage valutando inoltre di mettere al sicuro automobili o beni. Se per qualche comprovato motivo c’è la necessità di spostarsi, valutare prima il percorso ed evitare le zone allagabili.
Durante l’alluvione: non scendere in cantine, seminterrati o garage per mettere al sicuro i beni e non uscire per mettere al sicuro l’automobile. È fondamentale salire ai piani superiori evitando l’ascensore e aiutare anziani e persone con disabilità. Bisogna inoltre chiudere il gas e disattivare l’impianto elettrico, facendo attenzione a non toccare impianti e apparecchi elettrici con mani o piedi bagnati. Non bere acqua dal rubinetto e limitare l’uso del cellulare per tenere libere le linee. Se ci si trova all’estero: allontanarsi dalla zona allagata e raggiungere rapidamente l’area vicina più elevata, facendo attenzione a dove si cammina. È vietato utilizzare l’automobile e fare sottopassi, argini o ponti.
Conclusa l’emergenza: seguire le indicazioni delle autorità prima di intraprendere qualsiasi azione, non transitare lungo strade allagate e fare attenzione alle zone dove l’acqua si è ritirata. È importante chiedere alle autorità se si può riattivare il gas e l’impianto elettrico, il sistema di scarico o bere l’acqua dal rubinetto e non mangiare cibi che siano venuti a contatto con l’acqua dell’alluvione.
… in caso di incendio boschivo
Per evitare un incendio boschivo non gettare sigarette o fiammiferi accesi, non accendere fuochi nel bosco al di fuori delle aree attrezzate, non lasciare mai il fuoco incustodito e prima di andare via accertarsi che sia spento, non abbandonare rifiuti nei boschi o in discariche abusive e non bruciare, senza le dovute misure di sicurezza, stoppie, paglia o altri residui agricoli. Inoltre è consigliato, dopo aver parcheggiato l’auto, accertarsi che la marmitta non sia a contatto con l’erba secca. Se c’è vento, è vietato accendere il fuoco.
Se si avvista un incendio o del fumo, contattare i Vigili del Fuoco (115) indicando con precisione la località, il Comune e altri dettagli utili per la localizzazione. Se coinvolto, cercare una via di fuga sicura, non fermarsi dove soffia il vento e stendersi a terra in un luogo dove non c’è vegetazione incendiabile.
(Foto: Comune di Fregona).
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