Da tre mesi una famiglia senza telefono fisso in Crosetta: “Impossibile telefonare in caso di emergenze”

Un autentico calvario con le linee telefoniche fisse: succede in località Crosetta, sulla strada per il Cansiglio, dove vive con la madre Sara,  l’ex titolare dell’Osteria al Cacciatore.

Dal 22 settembre, oltre tre mesi, la loro abitazione è senza la linea del telefono fisso, nonostante i ripetuti richiami e le diffide fatte a Tim per intervenire.

Oltretutto la donna deve seguire la mamma, che è anziana ed invalida e in zona risulta impossibile anche fare una qualsiasi chiamata di emergenza, considerato che la rete cellulare non copre da anni quella zona, nonostante appelli e inviti alle istituzioni e alle aziende di telefonia.

Con la primavera si dovrebbe arrivare all’installazione dell’impianto Wind in Vallorch per arrivare a potenziare servizio anche in zona Crosetta, ma mancano davvero molti mesi affichè si arrivi a questo.

“È una situazione scandalosa quella in cui versano le linee ad alta montagna in quell’area a confine tra Veneto e Friuli con linee a terra in mezzo al bosco – sollecita Daniele Dal Mas, del Comitato Valsalega, che da anni sta facendo la sua guerra per avere finalmente ascolto – Invito la Tim ad intervenire al più presto, dopo gli interventi fatti in zona Cadolten per sistemare la linea che serve la Malga Coro e anche la Cooperativa solidarietà”.

Per Dal Mas e il comitato la situazione è diventata insostenibile: “E’ opportuno che intervengano per sistemare la linea che sale alla Crosetta sia dal versante Veneto che friulano – afferma – E, se niente si muoverà, scriverò al Prefetto e anche alle associazioni di categoria per valutare l’ipotesi di una class action per ottenere i danni, già poiché le attività della zona comunque pagano il fisso Tim, per un servizio che non hanno e il servizio di telefonia fissa è ancora a suffragio universale”.

(Fonte: Fulvio Fioretti © Qdpnews.it).
(Fonte: archivio Qdpnews.it).
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