Un nuovo allestimento museale e tutte le attività di valorizzazione del parco delle Grotte del Caglieron: è quanto presentato venerdì nella suggestiva grotta allestita dalle fotografie di Michela Pizzol Giacomini, alla presenza di svariate autorità e cittadini, il nuovo progetto realizzato grazie al contributo di FAI (Fondo per l’Ambiente Italiano) e Intesa Sanpaolo. Un lavoro di squadra tra il Comune di Fregona e le associazioni del territorio.
Nel 2016, in occasione dell’8° edizione del censimento “I Luoghi del Cuore”, il Parco delle Grotte del Caglieron raggiunse, con 36.789 voti, la terza posizione nella classifica nazionale, ottenendo così un finanziamento diretto di 30 mila euro da FAI e Intesa Sanpaolo, destinato a una maggiore valorizzazione delle Grotte e delle tradizioni ad esse legate. Questo importante risultato, ottenuto grazie all’attivazione del Comitato “Insieme per la tutela e la valorizzazione del Parco delle Grotte del Caglieron”, ha visto il coinvolgimento del Comune di Fregona (co-finanziatore del progetto) e della Pro Loco di Fregona che ne ha curato la realizzazione.
Le Grotte, un complesso di cavità costituite dalla pietra che diede vita alla città: la Piera Dolza
Il complesso di cavità delle Grotte è costituito per la maggior parte da ex cave di arenaria: una pietra tenera “Piera Dolza” di facile lavorabilità, la cui formazione risale al periodo miocenico.
Sorta sulle pareti verticali della forra scavata dal torrente Caglieron, la “Piera Dolza” veniva utilizzata – dal ‘500 fino alla metà del secolo scorso – per la costruzione di stipiti, gradini, architravi e ornamenti. Molti erano gli scalpellini che entravano nelle cavità per estrarre questa pietra e lavorarla.
Tra i monumenti composti dalla Piera Dolza c’è il prestigioso campanile di Fregona, oltre a molti edifici della vicina Vittorio Veneto.
La preziosa donazione dell’ultimo scalpellino Arturo e i numerosi interventi
Arturo Breda, ultimo scalpellino a operare nel sito, da tempo aveva deciso di donare alcuni attrezzi utilizzati dagli scalpellini per la lavorazione della “Piera Dolza”. Come nuovo proprietario è stato scelto il parco riconosciuto e amato in tutto il mondo: le Grotte del Caglieron.
Dopo un attento restauro e la catalogazione degli attrezzi, sono stati esposti all’interno della sala del Centro Visite, accompagnati da pannelli didattici, didascalie e un filmato relativo al processo di lavorazione della pietra.
L’installazione di una nuova segnaletica permetterà l’orientamento nella rete di sentieri del Caglieron, dove sono stati ultimati i lavori di riqualificazione del sentiero di ingresso alla “Grotta FAI”, nei pressi della quale è stato installato un nuovo pannello informativo.
Durante l’inaugurazione, dopo i saluti e la presentazione dei lavori da parte del sindaco Patrizio Chies, della presidente regionale del Fai veneto Ines Thomas Lanfranchi, del capo della delegazione Fai di Treviso Mario Gemin, dall’architetto del progetto Ezio Padovan sono stati ricordati gli oltre 70 mila visitatori annuali e la qualità degli spazi e servizi offerti con i complimenti e l’augurio di crescere ulteriormente dagli assessori regionali Gianpaolo Bottacin e Federico Caner, dal consigliere regionale Roberto Bet, dal consigliere provinciale Diego Zanchetta, dal presidente del Gal Alta Marca Giuseppe Carlet e dal site manager dell’Associazione per il Patrimonio delle Colline del Conegliano Valdobbiadene Giuliano Vantaggi. Non è mancata infine all’inaugurazione anche l’ex sindaco di Fregona Laura Buso.
É stata ricordata inoltre l’alluvione del 5 dicembre 2020 che devastò la Grotta: un momento di enorme sconforto che però non scoraggiò lo staff. Rimboccandosi le maniche e dandosi forza a vicenda, con caparbietà, l’amministrazione comunale e le associazioni locali, una volta rientrata l’emergenza, hanno portato a termine il progetto di valorizzazione sostenuto dal FAI.
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