Sta diventando annosa la questione di transiti motorizzati sulle strade silvo-pastorali del comune di Fregona. Il Comitato Valsalega con Daniele Dal Mas ha scritto alla Regione e al Governo per rivedere la normativa sulle strade silvo-pastorali, regolamentate dalla legge regionale 14 del 1992 che pone il divieto di transito ai mezzi motorizzati, ad eccezione di quelli da soccorso, ad esempio nel Comune di Fregona su strade come quella che collega la località la Briglia, sopra Sonego a Cadolten, oppure sempre la Briglia a Drio Corghe e all’ex cave Italcementi.
Il problema è che è consentito il transito ai proprietari terrieri previa richiesta di autorizzazione in Comune per avere il contrassegno e previo il pagamento di una marca da bollo di 16 euro. Una situazione analoga a quella esistente in molti altri Comuni della zona e della regione.
Le strade silvo pastorali che sono sì private, ma ad uso pubblico hanno goduto di finanziamenti pubblici per la sistemazione e qualsiasi cittadino, non proprietario terriero, ma anche le associazioni di categoria, cacciatori, escursionisti che sono soliti frequentare le zone montane potrebbero presentare ricorsi al Tar per far valere i propri diritti.
“È ingiusto poi il fatto che, oltre alla perdita di tempo per andare in Comune a fare le opportune carte richieste, il proprietario terriero debba anche pagare la marca da bollo di 16 euro per l’accesso a un terreno proprio, dopo che magari si occupa della pulizia del territorio e dei boschi, come fanno molti miei concittadini – spiega Dal Mas – Spero si rivedano tali leggi al più presto e non si continui a penalizzare chi cura il territorio e i boschi. Che si ponga il divieto ai quad sui sentieri va bene, che si arrivi a porre il divieto di transito totale a tutti i mezzi e far pagare anche i proprietari terrieri per l’accesso alla propria terra non è giusto”.
(Fonte: Fulvio Fioretti © Qdpnews.it).
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