Guerra aperta tra Comune, associazioni di volontariato e parrocchia: sarebbe questa la lettura della diatriba nata a seguito di un volantino fatto pervenire domenica a tutte le famiglie del Comune, che si sono trovate nella cassetta della posta una ciclostilato senza intestazione e firmato “amministrazione comunale”, che vorrebbe rispondere alla domanda: perché dopo 145 anni la sagra si è spostata a Casa Zardetto?
In paese circolava infatti voce che l’amministrazione avesse in pratica costretto comitato sagra, Pro Loco e parrocchia a lasciare la sala polifunzionale dove da anni si svolgeva la sagra e la Festa del Torchiato. Secondo la missiva del Comune, però, tuttto questo non sarebbe vero.
“La sala, come tutti i luoghi pubblici – è scritto nel volantino, – deve essere a disposizione di tutti i gruppi e le associazioni che ne facciano richiesta e per questo è stato chiesto che terminate le iniziative la sala fosse liberata da eventuali manufatti utilizzati per le manifestazioni stesse, che altrimenti rimanevano in loco ingombrando la sala e impedendo l’uso ad altri”.
Cosa che hanno fatto le associazioni spostandosi a Casa Zardetto, e in paese sono iniziati i gossip.
“Il locale – affermano gli amministratori nella poco ortodossa, a dire il vero, nota di comunicazione – è stato però consegnato semivuoto, con pareti che presentavano buchi enormi, uno spettacolo desolante. La giustificazione avuta è che quanto asportato era di proprietà della parrocchia, ma l’amministrazione è ancora in attesa che venga prodotta una documentazione sulla proprietà di quanto asportato, in quanto non risulta agli atti nessuna comunicazione in merito, per cui si prefigura l’asportazione impropria assimilabile al furto”.
Apriti cielo, sono scese in campo anche le minoranze a difesa di parrocchia e volontari, ed è prevedibile che la polemica sarà utilizzata nella prossima campagna elettorale: ad accendere il fuoco Giuseppe Maso, capogruppo di Fregona Domani: “Pensavo qualcuno si fosse sostituito agli amministratori, perché la nota è stata consegnata alle famiglie senza intestazione, il che è strano e inusuale – dice – Ma ho avuto conferma che sono stati proprio loro. E’ aberrante inviare una nota contro parroco, volontari e Pro Loco, siamo arrivati all’assurdo”.
“Qualsiasi persona abbia qualcosa da ridire contro il loro operato viene stangata e si arriva in questo caso quasi a diffamare la Pro Loco – prosegue Maso – L’amministrazione tratta i cittadini come sudditi e nel consiglio comunale di giovedì chiederò spiegazioni, che spieghino se la stampa dei volantini sia avvenuta all’interno del municipio, come parrebbe. Sarebbe gravissimo e chiedano scusa pubblicamente a Pro Loco, volontari e comitato della sagra che da anni in modo volontario danno lustro al paese, a differenza dell’amministrazione per il suo atteggiamento nei confronti dei cittadini stessi. La loro sembra davvero una excusatio non petita, e quindi accusatio manifesta” .
“No comment”, invece, è stata la dichiarazione da parte delle presidente della Pro Loco di Fregona, Francesca Bertolin.
(Fonte: redazione © Qdpnews.it).
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