Ancora scintille tra maggioranza e opposizione in consiglio comunale sulle vicende che ormai la cronaca quotidiana del territorio già conosce, le Grotte del Caglieron per non fare riferimenti.
Ma non solo: anche per quanto riguarda il nuovo “Comitato per la promozione della Cultura e del gemellaggio di Fregona”, la minoranza ha ribadito la sua contrarietà ad effettuare le nomine.
“A questo punto – ha detto l’assessore Andrea Falsarella – il Comitato è espressione della sola maggioranza ed è comunque da subito operativo. Le sette persone da me indicate sono figure indipendenti ed esterne all’amministrazione comunale”.
Il nuovo comitato è formato da Matteo Poloni, Cinzia Dal Mas, Sara Zanella, Monica Maso, Alberto Maso, Lucia De Faveri e Chiara Chies. Ci sarebbero già attività in cantiere: “Saranno portate alla prima riunione del gruppo, dovrebbero svolgersi tra fine agosto e settembre in varie località del paese. Stiamo anche prendendo contatti per tentare di fare un concerto al tramonto in Pizzoc o per effettuare delle presentazioni con l’autore ai piedi del campanile di Fregona”.
Sull’interpellanza presentata dal consigliere di maggioranza Daniele Dal Mas relativa alla gestione del parco si è inalberato il capogruppo ed ex sindaco Giacomo De Luca: “Misura colma per mancanza di trasparenza, ora andiamo in Procura e alla Corte dei conti – ha detto – non volevo intervenire ma non ho potuto tacere. Intanto il nostro rappresentante nel Matteo De Luca è stato affrontato nel consiglio della pro loco convocato in contemporanea con il consiglio comunale dove poi è ritornato. Poi rispondono che il bando di gestione del Parco e i dettagli dell’offerta sono secretati”.
“Non è possibile che sia secretato un progetto di bando pubblico: i cittadini e il comune devono sapere cosa succede, visto che paga le spese e prende il 10 più uno per cento degli utili su un bene da 3 milioni di euro. La gente mormora, manca trasparenza. Se la minoranza non può controllare e tutelare la correttezza si va in Procura, perchè questo dicono lo Stato e la democrazia. E poi sarei stato io il dittatore. Non finisce qui”.
Il sindaco e il segretario comunale hanno spiegato come la parte normativa del bando non sia opera della politica ma dei tecnici preposti e che i contenuti per legge non possono essere divulgati. Mentre la presidente della Pro loco Francesca Bertolin, chiamata indirettamente in causa ha solo affermato che “Noi facciamo solo quello che si può e si deve fare, non quello che vogliamo”.
Sulla questione della banda larga, oggetto di una seconda interpellanza l’assessore Falsarella ha assicurato che la rete ha bisogno di tutta una serie di strutture e collegamenti. Il punto PoP (point of presence) si troverà a Cordignano e da qui la fibra ottica proseguirà per i Comuni di Sarmede e Cappella Maggiore per poi giungere a Fregona. Il funzionamento della rete a Fregona potrà avvenire solo una volta completati i cablaggi tra i Comuni.
(Fonte: Fulvio Fioretti © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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