Non ogni giorno, ma quasi, Giuseppe Zoppè, Andrea Zanchetta ed Ezio Tormena salgono in Cansiglio per raccogliere le immagini delle fototrappole, per scattare qualche fotografia o avvistare qualche cervo.
Il loro hobby è silenzioso e rispettoso nei confronti della fauna della foresta, che ha caratteristiche particolari ma che è indubbiamente uno degli ultimi scrigni selvaggi, posto sui confini del territorio dell’Alta Marca.
La popolarità della pagina Facebook del gruppo è dovuta proprio a questa costanza, che ha regalato negli ultimi tempi anche video sensazionali, in cui è possibile scorgere animali selvatici, nel loro habitat naturale, tra i quali i lupi sono probabilmente i più affascinanti.
Due giorni fa, Giuseppe non aveva alcuna aspettativa di vedere un lupo: salito in Cansiglio con un amico per testare un nuovo visore termico, che aveva disposto fuori dall’auto, viaggiava lentamente guardando sullo schermo del cellulare le immagini termiche dell’esterno (Qui il video).
In mezzo a un’atmosfera nebbiosa e buia, tanto che con una torcia non era possibile illuminare più che venti metri, Giuseppe ha intravisto attraverso il monitor del cellulare delle sagome rosse distinguersi nell’oscurità: due lupi, uno disteso su un promontorio, l’altro sull’attenti, in allontanamento, giacevano a non più di cinquanta metri dal suo veicolo.
“Sono sceso dall’auto per scattare una fotografia ma due esemplari mi hanno sentito e si sono allontanati velocemente”.
Risalito in auto, emozionato per l’incontro, Giuseppe non ha fatto che quattrocento metri prima di riconoscere nuovamente le sagome nel buio. Questa volta però, gli esemplari erano cinque: il branco completo.
Giuseppe descrive attraverso la propria testimonianza, ma anche attraverso le immagini del suo video, che nonostante la scarsa nitidezza della termo camera mostra bene il comportamento dei lupi, a meno di 280 metri di distanza, una sorta di “addestramento” o di gioco tra gli esemplari del branco.
Due esemplari alle estremità, altri nel mezzo, altri che fanno degli “scatti” e che successivamente litigano tra loro, ringhiando e guaendo.
“Sono stato a osservarli per oltre mezz’ora, ma sarei rimasto con loro tutta la notte se fossi stato da solo. È stato magnifico”. Si realizza così un sogno che era già stato espresso in uno speciale precedente (sotto il video), un incontro di persona tra la natura selvaggia e i suoi più accesi “fan”.
(Fonte: Luca Vecellio © Qdpnews.it).
(Foto e video: Qdpnews.it © Riproduzione riservata – Fototrappolaggio Treviso).
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