Quattro incontri fruttuosi nella scuola elementare di Fregona: il progetto della Protezione civile “Io Non Rischio Scuola” ha affascinato i giovanissimi alunni.
Cos’è la Protezione civile? Cosa significa essere volontario? In caso di terremoto come bisogna comportarsi? Tramite attività di gioco e dinamiche di gruppo, i piccoli alunni, seguiti dai volontari della Protezione civile per tutto il mese di maggio, hanno potuto rispondere insieme a queste domande.
“Già nel 2019 mi ero impegnata a portare questo progetto nelle scuole presentandolo al dirigente scolastico – spiega Sara Zanella, volontaria di Protezione civile -. Purtroppo con la pandemia abbiamo dovuto sospendere tutto ma ora, passata l’emergenza, abbiamo potuto riprendere l’organizzazione degli incontri in classe”.
Sono tanti gli insegnamenti che i bambini si sono portati a casa. “Durante gli incontri abbiamo parlato della differenza tra rischio e pericolo – continua Zanella -. Essendo il rischio più elevato per il nostro territorio abbiamo parlato del terremoto, ma vista la contingenza di quello che sta accadendo in Emilia Romagna abbiamo parlato anche dell’alluvione”.
Per quanto riguarda la dimensione etica, gli alunni hanno capito cosa si intende per “gratuità” e il significato dell’investire il proprio tempo libero per gli altri.
Molto sentito il tema della prevenzione: nell’ultimo incontro, mercoledì scorso, si è parlato proprio di “Cosa fare in fase di prevenzione: comportamenti virtuosi e piccoli accorgimenti utili per la quotidianità”.
La risposta dei bambini è stata molto positiva: “Sono stati pro-attivi e curiosi durante tutti gli incontri – dice Zanella -. Abbiamo riscontrato una grande sensibilità rispetto alle tematiche che quotidianamente vedono in televisione. Sentito anche il tema della squadra, della condivisione, della salvaguardia dell’ambiente e del mondo animale”.
“Sono particolarmente contenta e soddisfatta di aver organizzato questa iniziativa – aggiunge -. È stato un lavoro di squadra, in sinergia con il dirigente scolastico, gli insegnanti, l’amministrazione comunale e soprattutto con i miei colleghi volontari e amici, il cui supporto è stato imprescindibile per la realizzazione di queste giornate”.
“Più insegniamo ai bambini cosa fare oggi e più, magari in futuro, prenderanno decisioni migliori per prevenire situazioni di disagio che oggi vediamo troppo spesso accadere nei nostri paesi” conclude la volontaria.
(Foto: Sara Zanella).
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