Svariati importanti progetti già intrapresi, che riqualificano la Foresta demaniale regionale del Cansiglio, e altri in rampa di lancio nel triennio 2020-2023, per proteggere questo straordinario patrimonio naturalistico e migliorare le infrastrutture al servizio del turismo, contando su una squadra di 900 addetti, compresi i 600 “ereditati”, dal 1 gennaio 2018, con il trasferimento delle competenze del S.I.F. (Servizi Idraulici Forestali).
Però Alberto Negro, commissario straordinario di Veneto Agricoltura, non vedrà il compimento di quanto avviato in quattro anni e mezzo di gestione, insieme con il comitato di direzione e d’intesa con la Regione, per lo sviluppo dell’ente, messo in liquidazione nel 2014, a seguito dell’emanazione della legge che istituiva la nuova agenzia veneta per l’innovazione nel settore primario, realtà di 16 mila ettari di superficie in gestione. Tra le aree più impegnative c’è il Cansiglio. “Una foresta che merita più attenzione“, dice Negro.
Nella conferenza stampa che si è svolta oggi, venerdì 11 dicembre, nell’Hangar di Pian Cansiglio, Alberto Negro ha annunciato che dal 1 gennaio 2021 ci sarà un altro commissario straordinario a guidare Veneto Agricoltura: “Ho dato la mia disponibilità al presidente Zaia per proseguire nel mio incarico.
Ma la Regione mi ha comunicato che arriverà un nuovo commissario. Non si sa ancora chi”. Hanno chiesto lumi su questo anche le tre sigle sindacali che, il 10 dicembre, hanno incontrato gli assessori regionali Federico Caner (agricoltura e Fondi Ue) e Francesco Calzavara (programmazione) per parlare del futuro occupazionale dei 600 dipendenti del S.I.F., in previsione della legge di riordino delle attività forestali. Ma non c’è stata risposta.
A fine incarico, quindi, l’attuale commissario traccia il bilancio di quanto messo in campo da Veneto Agricoltura nella storica foresta dei Dogi, che si estende nelle province di Treviso, Belluno e Pordenone. Ecco quali sono i principali interventi in corso o quelli che verranno avviati nel 2021: Parcheggi.
E’ allo studio, con l’Università di Padova, un piano per regolare la sosta “selvaggia” dei veicoli che, soprattutto d’estate, approdano in Cansiglio, con l’individuazione delle aree e delle modalità di gestione (a pagamento). Entro l’estate 2021 sarà pronto il piano da condividere con i sindaci di Fregona, Tambre e Alpago. Un’area è già stata adibita a Camper Service.
Telefonia mobile. La copertura ora è praticamente inesistente. E’ stato individuato un gestore che installerà un ripetitore in località Vallorch, riparato alla vista da un schiera di alberi. Offrirà maggiori collegamenti, necessari per la sicurezza di chi si trova nel bosco e nella piana.
Bagni autopulenti e area picnic. I turisti potranno usufruire di veri wc, installati nei pressi del rifugio Sant’Osvaldob (spesa di 100 mila euro), e di aree attrezzate dove gustare picnic . I tavoli sono prenotabili con una App.
Recupero alberi. La tempesta Vaia (ottobre 2018) e le forti nevicate della primavera 2019 hanno provocato lo schianto di 45 mila metri cubi di alberi, in particolare a Pian Rosada, senza tenere presente i danni provocati dal maltempo degli ultimi giorni. “Non tutte le piante cadute sono recuperabili”, ha detto Negro, “Il 15 novembre 2018 avevamo già preso accordi con le imprese boschive locali, per portare fuori il legno dai vari settori della foresta che avevamo loro assegnato. Legno da riutilizzare e che le aziende ci hanno pagato. Anche questo è essere innovativi”.
Strade. Sono stati spesi 200 mila euro per l’asfaltatura delle strade, rimaste gravemente dissestate dal continuo passaggio dei mezzi pesanti dopo la tempesta Vaia. “E’ un primo passo, ce ne vogliono almeno 600-800 mila per mettere a posto tutta la rete viaria” dice il commissario.
Edifici. Il Rifugio Vallorch, colpito da un incendio doloso nel 2017, è stato completamente restaurato e avrà un nuovo gestore. Il danno è stato di 350 mila euro; solo un parte era coperta dall’assicurazione, il resto lo ha messo Veneto Agricoltura. Ancora in corso di definizione il progetto per mettere a norma il Rifugio Sant’Osvaldo e affidarlo a un nuovo gestore. L’agenzia attende il via libera della Regione. Nel 2018 è stato trasformato in un centro polifunzionale, al servizio della collettività, l’Hangar, l’ex base missilistica della Nato. Dove c’erano i missili oggi c’è una sala convegni ed espositiva, per le mostre sulla fauna e flora del Cansiglio.
Biodiversità forestale. Nell’ambito del progetto europeo Interreg Italia/Austria “BioD4” sono state coinvolte l’Università di Padova e la Camera dell’Agricoltura del Tirolo austriaco. Obiettivo: trasformare la foresta in un laboratorio naturale a cielo aperto, per mettere a punto metodologie scientifiche che misurino la biodiversità del bosco.
Sono state realizzate anche recinzioni a prova di cervo; infatti, gli ungulati sono golosi delle giovani piantine, messe a dimora per far ricrescere la parte di foresta abbattuta da Vaia. Sono stati spesi 50 mila euro per realizzare le “chiudende”, in modo da riparare i germogli dal continuo brucare dei cervi.
(Fonte: Cristiana Sparvoli © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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