Il fumo visto sul tetto della struttura, proprio dove erano installati i pannelli fotovoltaici, e dopo pochi minuti le fiamme che intaccano i mezzi agricoli all’interno del capannone, distruggendoli. È proprio per “il percorso” delle fiamme che sembrano non esserci dubbi sulle cause dell’incendio che ieri sera ha distrutto il capannone agricolo di via Barsè nelle campagne di Gaiarine.
I Vigili del Fuoco sembrano non avere dubbi nell’indicare come la causa delle fiamme, nei primi istanti visibili a chilometri di distanza, siano riconducibili a un malfunzionamento dei pannelli solari, installati circa 13 anni fa.
“Alcune persone mi hanno riferito di aver visto del fumo verde alzarsi dal tetto – spiega il proprietario – la causa dovrebbe essere un malfunzionamento dei pannelli solari anche perché qui ci vogliamo tutti bene e ci aiutiamo sempre”.
Il borgo è stato illuminato a giorno dai mezzi di soccorso dei Vigili del Fuoco arrivati in forze da mezza provincia per evitare che le fiamme si propagassero alle abitazioni vicine.
Una quindicina gli uomini dei Vigili del Fuoco che hanno lavorato per spegnere le fiamme e per mettere in sicurezza la zona. Devastato invece il capannone così come i mezzi agricoli presenti all’interno per danni che ammonterebbero a migliaia di euro.
“L’incendio all’interno del capannone è iniziato dal retro – conclude l’uomo – proprio dove c’era l’impianto elettrico dei pannelli solari. Credo siano morte anche alcune galline che tengo di fianco, pensare che poco prima avevo messo dentro al recinto anche un gallo, solitamente lo lascio all’esterno perché altrimenti gli altri lo beccano”.
I Vigili del Fuoco sono riusciti a portare all’esterno del capannone anche una bombola di gas che, nel caso fosse esplosa, avrebbe causato sicuramente danni maggiori. Molti i residenti che sono usciti all’esterno delle loro abitazioni per portare sostegno alla famiglia proprietaria del capannone.
(Autore: Simone Masetto)
(Foto: Simone Masetto)
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