Dopo quasi quattro anni, ora in paese c’è un collegamento in fibra che raggiunge l’82% della popolazione e un sistema di videosorveglianza e lettura targhe sparso nel territorio.
“Si tratta di uno dei primi obiettivi di questa amministrazione, ovvero quello di aumentare il senso di sicurezza nel territorio – commenta il sindaco Diego Zanchetta -. La prima cosa è stata quella di istituire il controllo di vicinato. Poi ci siamo resi conto che nel nostro territorio non c’erano sistemi di videosorveglianza”.
Il problema nasceva dal fatto che Gaiarine era uno dei 400 comuni del veneto in “zona bianca” e cioè privo di collegamenti in fibra.
“La Privacy del cittadino viene sempre e comunque tutelata in quanto le immagini riprese da questi 11 “occhi” installati lungo le nostre strade, possono essere visionati solo ed esclusivamente dalla sala operativa della polizia locale con la quale operiamo assieme ai Comuni di Cimadolmo e Vazzola, grazie ad una visione condivisa del territorio” commenta Zanchetta.
“Ma non ci siamo fermati qua, – precisa – se l’esito di un ulteriore bando per la sicurezza sarà positivo, potremmo aggiungere altri 18 punti di ripresa, in questo modo potremmo coprire altri punti sensibili come piazze e cimiteri”.
“Un grazie ai cittadini – continua – che hanno sopportato il “disagio” e i disservizi durante la stesura della fibra nel nostro territorio, ma con questi strumenti possiamo avere nuovi servizi sia per la pubblica amministrazione che per la collettività”.
“Mi devo complimentare con il referente comunale del Controllo del Vicinato, Fabio Baggio, che ha seguito il lungo iter finalmente messo a terra superando gli ostacoli che in più occasioni ti facevano desistere dal proseguire e gli uffici. – conclude il primo cittadino – Siamo orgogliosi di aver messo a terra anche questo patto che avevamo sottoscritto con i cittadini quando ci siamo presentati per amministrare Gaiarine; anche la sicurezza è una priorità”.
(Foto: Comune di Gaiarine).
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