In Consiglio comunale tiene banco la Medicina di gruppo di Roverbasso. Benazzi e Bonato (Ulss 2) affrontano il tema della carenza di medici

Consiglio comunale gremito quello di ieri a Gaiarine per il tema della Medicina di gruppo che vede accogliere i pochi medici rimasti (4) nella struttura di Roverbasso, al servizio dei cittadini di Gaiarine e Codognè.

La Maggioranza che sostiene il sindaco Diego Zanchetta ha invitato il direttore generale dell’Ulss 2 Marca trevigiana Francesco Benazzi e la direttrice del Distretto di Pieve di Soligo la dottoressa Piera Bonato a presenziare al consiglio per rispondere all’interrogazione presentata dal gruppo di minoranza “Insieme per Federica”.

Prima la disanima del sindaco, che ha confermato le difficoltà date dalla carenza di medici e contestualmente anche alle misure introdotte dalla pandemia: “Auspichiamo che su quest’ultimo fronte si ritorni alla normalità, e quindi niente pazienti che aspettano all’esterno con le intemperie e sperando altresì che venga finalmente messo mano al centralino rendendolo moderno e funzionale” afferma Zanchetta.

I locali hanno lo spazio per accogliere in sala d’attesa almeno i pazienti che hanno appuntamento nei prossimi 15 minuti.

Dal canto suo Benazzi, nel confermare tutte le difficoltà legate alla cronica mancanza di medici, è sceso nei dettagli della Casa di Comunità che porterà nel territorio importanti servizi per i cittadini.

Bonato ha poi invitato i pazienti a rivolgersi ai medici con toni pacati, “questo per consentire che possano lavorare in serenità, a vantaggio di tutti, pur riconoscendo i disservizi che sono legati alla medicina di gruppo e che non interessano purtroppo solo questo centro, ma pagano le conseguenze di una programmazione e pianificazione ministeriale fatta male negli anni” spiega il primo cittadino.

In chiusura il sindaco di Gaiarine ha riconfermato al direttore generale dell’Ulss 2 la disponibilità anticipata tempo addietro via mail a mettere a disposizione gratuitamente i locali adiacenti la sede comunale per accogliere i medici che hanno pazienti residenti, venendo incontro anche con la gratuità dell’utenza telefonica e quindi centralino e le varie utenze: “Una disponibilità concreta per stimolare i medici e l’Ulss a venire incontro alle esigenze degli utenti e sperando che questo possa servire anche da stimolo affinché nuovi medici scelgano di lavorare in team” conclude Zanchetta.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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