Sabato scorso 1° ottobre si è svolto nella sala consiliare del Comune di Gaiarine il primo di una serie di workshop previsti nel percorso di analisi conoscitiva preliminare del progetto di contratto di fiume “Fiume Livenza: conservazione del fiume, dei suoi affluenti e dei territori connessi”, che ha visto intervenire l’architetto Moreno Baccichet, il prof. Gianbattista Zaccariotto, l’ingegner Mario Fregoli e la dottoressa Giulia Biasutti tecnico della regione Friuli Venezia Giulia, con la sapiente regia di Mauro Fullin e Davide Pasut di Livenza Servizi Mobilità che sta coordinando tutto il Contratto di Fiume.
Erano presenti in sala, oltre a sindaci e rappresentanti delle amministrazioni coinvolte, numerose associazioni ambientaliste e portatori di interesse.
Nove Comuni (sette della sponda friulana e due di quella veneta) stanno collaborando attivamente per arrivare alla sottoscrizione del “Contratto di fiume”, dopo un lavoro iniziato circa un anno e mezzo fa e che si sta avviando a conclusione con la firma prevista entro il 2022.
Interessanti spunti sono emersi dai due interventi dei portatori di interesse in questo primo workshop, i naturalisti di Sacile APS con un bosco urbano nel cuore di Sacile e l’Associazione Amica Terra di Gaiarine che ha posto l’attenzione sul recupero ambientale della smorta che ricade a ridosso del territorio comunale con la realizzazione di un approdo collegato ad un campeggio naturalistico raggiungibile tramite un piccolo ponte tibetano.
“L’amministrazione comunale di Gaiarine ha aderito con entusiasmo a questa iniziativa che riteniamo degna di nota. La Livenza costituisce, infatti, confine naturale tra alcuni Comuni della regione Friuli Venezia Giulia e del Veneto, tra i quali appunto Gaiarine. Si tratta di un progetto che prevede un ampio coinvolgimento, oltre che delle amministrazioni comunali, anche di tutti quei portatori d’interesse che per vari motivi vivono e conoscono più di chiunque altro il fiume” dichiara l’assessore Serena Fantuz, “La valorizzazione di questo patrimonio naturale è fondamentale sotto diversi punti di vista: da quello ambientale, quindi la manutenzione del suo alveo e il miglioramento della qualità delle acque, a quello dello sviluppo turistico dei territori che attraversa”.
“Tutto questo lavoro di analisi congiunta si concretizzerà in un documento, all’interno del quale verranno inserite una serie di progettualità atte a valorizzare questo patrimonio naturale – continua il sindaco Diego Zanchetta -. Per quanto riguarda il Comune di Gaiarine, il sogno nel cassetto che si spera trovi spazio all’interno di questo documento è rappresentato dalla realizzazione, insieme al Comune di Brugnera, di un ponte sulla Livenza che colleghi, a ridosso dell’abitato di Albina, la prestigiosa Villa Varda, sita appunto a Brugnera”.
““Un Ponte che unisce”: cosi ci piacerebbe chiamarlo, in quanto unirebbe non solo due Comuni ma anche due Province e due Regioni, convinti che ragionare anche in chiave di mobilità lenta e di turismo sia il futuro per le nostre Comunità, mettendo a fattor comune le tipicità dell’area” conclude.
(Foto: Comune di Gaiarine).
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