Lo spiedo degli Alpini di Giavera del Montello è approdato in un “tempio” della cucina italiana. Il 12 e 13 ottobre scorsi quattro rappresentanti del Gruppo delle Penne Nere giaveresi (tra questi il capogruppo Stefano Zanatta) sono infatti stati a Brusaporto, in provincia di Bergamo, per preparare il loro prelibato spiedo le ristorante “Da Vittorio”, uno tra i soli undici ristoranti italiani con tre stelle Michelin del 2021 (unico in Veneto “Le Calandre” di Rubano, in provincia di Padova).
“Quando sono arrivato là non ci potevo credere – ci dice entusiasticamente Stefano Zanatta -. Ero al settimo cielo, noi a preparare lo spiedo in uno dei ristoranti più famosi in Italia e nel mondo”.
Con il capogruppo, alla “spedizione culinaria”, c’erano anche Giampaolo Zanatta, Raffaele Bertuola e Gianni Bertuola, ma dietro a loro anche una squadra di sei alpini giaveresi che la mattina di martedì 12 hanno preparato le spade dello spiedo.
Con loro i quattro cuochi alpini si sono portati vino di vigna rampante, i formaggi di Nonno Nanni, il pane del panificio Visentin e, naturalmente, la carne, proveniente dalla macelleria Giuliano Martini di Ponzano Veneto.
“Il martedì mattina – racconta Stefano Zanatta – abbiamo caricato lo spiedo, del peso di circa 500 chili, e tutto il resto sul furgone che ci è stato fornito da Enrico Cauduro e siamo partiti per Bergamo. Abbiamo trovato una grande ospitalità, la notte abbiamo dormito nel relais chateu del ristorante e, a cena, ci è stata offerta una favolosa degustazione a base di pesce”.
“Io e Giampaolo – spiega il capogruppo – abbiamo la passione per il buon cibo e, circa una volta al mese, andiamo alla ricerca di un ristorante stellato. Nell’estate siamo andati Da Vittorio, curiosi di assaggiare le ‘orecchie d’elefante’, bistecche gigantesche e i paccheri, specialità del ristorante bergamasco. Abbiamo notato subito, nonostante ci trovassimo in un posto elegantissimo, il clima famigliare che c’era nell’aria. Così, tra una ciacola e l’altra con uno dei titolari, Enrico Cerea detto Chicco, il più anziano dei cinque fratelli, e mamma Bruna (papà Vittorio è morto nel 2007), siamo arrivati a parlare del nostro spiedo. Il ristorante, dopo il lock-down ha avuto una ripresa strepitosa e il personale si è ritrovato molto sotto stress. Chicco ci ha chiesto di organizzare uno spiedo per loro e che fosse una vera e propria festa. Ci siamo scambiati il numero di telefono e, dopo qualche settimana, mi ha chiamato per fissare la data. Così, il 13 ottobre a pranzo, abbiamo preparato lo spiedo, consumato attorno alla piscina, per tutto il personale dell’impresa della famiglia Cerea che comprende ben 160 dipendenti. È stato molto gradito e ci sono piovuti i complimenti. Con ogni probabilità torneremo ancora, magari per una cena a tema per la clientela del locale”.
Uno spiedo, quello degli Alpini di Giavera del Montello, che ha avuto, nel 2012, anche l’approvazione da parte dell’Accademia dello Spiedo dell’Alta Marca che, nella speciale “pagella” stilata, ha dato al team culinario di Stefano Zanatta anche diverse eccellenze.
(Foto: Stefano Zanatta).
#Qdpnews.it