A partire dalle ore 10 di ieri mattina, domenica 18 agosto, sono iniziati i festeggiamenti per celebrare i cento anni della famiglia Vettorel di Giavera del Montello.
La festa è ospitata nella cantina e nel ristorante di famiglia in via degli Alpini.
Oltre a Pierantonio Vettorel e alla sua famiglia, erano presenti il sindaco Andrea Maccari, il vicesindaco Michele Calliman, l’assessore Gessica Sordi, il consigliere comunale Alessandro Mazzochel, il consigliere provinciale Claudio Sartor, il consigliere regionale Marzio Favero, l’onorevole Dimitri Coin, il vicesindaco di Volpago del Montello, Renato Povelato, oltre a diversi amici e clienti del ristorante.
Nei vari interventi delle autorità, sono stati sottolineati i valori che incarnano i Vettorel: l’attaccamento al lavoro, l’amore per la propria terra e per la famiglia e la volontà di portare avanti le tradizioni.
“Siamo arrivati ad un traguardo importante – ha commentato Pierantonio Vettorel -. Abbiamo superato tante difficoltà e siamo sempre andati avanti con il nostro lavoro nel bene e nel male. Ricordo la perdita di mio padre Antonio, che è morto abbastanza giovane. Finché Dio ci darà salute per andare avanti, proseguirò con le nostre attività. Fino a questa sera festeggeremo con tutti gli amici e i conoscenti che ci verranno a trovare”.
Nel 1924, quando i Vettorel arrivarono da Cordignano con tutti i loro averi su un carretto trascinato da buoi al giogo, la località si chiamava Cal de Radis.
C’era allora solo la casa rurale acquisita dal possidente Luigi Agostini di Cusignana e un fondo ricoperto da rovi, sterpaglie, trincee e residuati bellici.
Nonostante le difficoltà iniziali, questa zona è sempre stata uno dei luoghi più suggestivi del Montello, ricca di storia e tra i più antichi insediamenti antropici della collina.
Nel 1939 il Ministero della Difesa decise di iniziare i lavori per la costruzione di un enorme deposito militare di carburanti, impiegando centinaia di persone proprio attorno alla proprietà dei Vettorel.
Nacque così una frasca dove vendere vino, pane cotto e salumi casalinghi per quella massa di lavoratori provati dal duro lavoro.
Dal 1960 si avvia la vera e propria attività di ristorazione con cucina a cui si affianca, da sempre, la produzione vinicola.
Per tutta la giornata di ieri si è festeggiato insieme a questa storica famiglia trevigiana non solo il traguardo raggiunto, ma anche gli obiettivi e le nuove prospettive per il futuro.
(Autore: Andrea Berton)
(Foto e video: Andrea Berton).
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