Si terrà domani il funerale di Antonio “Nino” Bassan, 84 anni, l’uomo trovato privo di vita ieri mattina, giovedì 15 aprile, nei boschi di Giavera del Montello, poco distante dalla sorgente del Forame da cui nasce il torrente Giavera.
Era nato 84 anni fa, quando Giavera era ancora sotto il Comune di Arcade. Viveva in una casa colonica, in via della Vittoria, non molto lontana dai suoi boschi e dal punto in cui i soccorritori hanno rinvenuto il suo corpo.
L’uomo, padre di tre figli, aveva dedicato la sua esistenza alla vita contadina e ancora coltivava la sua grande passione per i frutti della terra del Montello. Esperto ricercatore di funghi, in questo periodo dell’anno andava a raccogliere nei boschi le erbette selvatiche commestibili.
Era uscito di casa per andare a “rustegot”, gli asparagi selvatici che in questo periodo crescono come apici dei pungitopo. Ma, questa uscita, gli è stata fatale, nonostante godesse di buona salute e si fosse da poco sottoposto al vaccino contro il Covid.
Questa sera, venerdì 16 aprile alle 19,30 nella cripta del Tempio Regina Pacis di Giavera sarà recitato il rosario.
Domani la sua salma lascerà l’ospedale di Montebelluna per giungere alla vecchia chiesa di Giavera del Montello dove si svolgerà, alle 10,30, il funerale.
Nino Bassan era molto conosciuto e benvoluto in paese. Lascia il figlio Mauro, che ha proseguito l’attività del padre, e le figlie Mariarita con Antonello e Antonietta, l’una infermiera all’ospedale di Montebelluna e l’altra agente della Questura di Treviso. Lo piangono anche il fratello Paolo e la sorella Regina, oltre a cognati e nipoti.
La famiglia ha chiesto di non portare fiori ed eventuali offerte saranno destinate per la realizzazione della nuova chiesa di Giavera.
“La tua morte inattesa e rapida – hanno fatto scrivere i figli sull’epigrafe – lascia un grande vuoto fra tutti coloro che ti amarono. Nel loro animo sarà sempre vivo il tuo ricordo”.
(Foto: onoranze funebri Omar Piccolo).
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