Giavera del Montello,il Comune dona le “pigotte” dell’Unicef ai nuovi nati: ieri la consegna nel parco di via Brigata Julia

Alcuni ormai camminano, altri sono arrivati in braccio a mamma o papà. A tutti è arrivata o arriverà la pigotta dell’Unicef che il Comune di Giavera ormai da una decina d’anni regala ai nuovi nati.

La consegna è avvenuta ieri, sabato 10 luglio, nel parco pubblico di via Brigata Julia a Cusignana alla presenza del sindaco Maurizio Cavallin, dell’assessore alle Politiche famigliari Francesca Varaschin, della presidente della sede di Treviso dell’Unicef Velina Bianco.

“Per ogni bambino che nasce qui – ha sottolineato il primo cittadino – nel mondo ce ne sono altri che hanno bisogno di cure, aiuti e supporto. È questa la motivazione che da anni ci spinge a sostenere questa iniziativa per aiutare chi vive in parti del mondo meno fortunate della nostra”.

La cerimonia si è potuta svolgere solo in piena estate a causa delle restrizioni legate al Covid ed ha avuto un buon riscontro.

“Nel 2020 – aggiunge l’assessore Varaschin – abbiamo avuto 46 nascite, leggermente in calo rispetto agli anni precedenti. È un appuntamento a cui teniamo molto, anche per instaurare e mantenere le relazioni con le giovani famiglie di Giavera; stiamo lavorando per avere anche noi nei prossimi anni un asilo nido che possa dare un ulteriore servizio alla comunità”.

Per realizzare una pigotta servono circa 25 ore di lavoro da parte dei volontari dell’Unicef e il costo di ciascuna è intorno ai 20 euro; tra le iniziative che l’associazione sostiene in Italia e nel mondo c’è quella che riguarda i bambini apolidi.

La pigotta è simbolo dell’Unicef dal 1988 – ricorda la signora Bianco – ed è importante che le pubbliche amministrazioni sostengano con un contributo questo progetto: in questo periodo parte del ricavato viene utilizzato anche per l’acquisto di vaccini“.

A livello regionale sono appena una quarantina i Comuni che aderiscono a questa iniziativa; Mariella Andreatta, presidente regionale dell’Unicef, ha evidenziato l’impegno per favorire la partecipazione civica dei più giovani alla vita delle proprie comunità: “Le consulte dei giovani o i consigli comunali dei ragazzi sono forme su cui noi spingiamo molto, per applicare concretamente la Carta dei diritti dei bambini. Se una città o un paese è a loro misura, è a misura per tutti”.

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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