Giavera Festival fa il pienone. Oltre 3500 persone per la 30esima edizione

Quattro giorni di festa, colori, cibo e tradizioni da tutto il mondo sono stati gli ingredienti di “Giavera Festival”. Un incontro di popoli e culture, il festival nasce a Giavera dove vengono accolti i richiedenti asilo. Fondamentale la mano generosa dei volontari e delle varie associazioni locali e straniere che di anno in anno hanno cercato nuove strade comuni per far incontrare la gente mantenendo uno sguardo globale sul mondo.

Ma è tempo di tirare le somme e fare un bilancio di queste quattro giornate.

Partiamo dagli ospiti: Francesca Mannocchi, Gad Lerner, Marco Damilano, Giampaolo Musumeci, Riccardo Iacona, Marco Omizzolo, Yvan Sagnet, Marco Paolini e le 3500 persone provenienti da ogni parte della Terra.

Immancabili le suggestive esibizioni degli artisti arrivati dalla Cina, Iran, Romania, Nigeria, Senegal, Tunisia, India, Marocco, Capo Verde, e la flagellata Ucraina.

La 30esima edizione non si ferma e diventa itinerante. A garantirlo è il presidente della manifestazione don Bruno Baratto dalla sede della Caritas di Treviso.

E’ un grande vascello che mantiene sempre dritta la rotta del Festival con il viaggio-simbolo a Lampedusa che vedrà una trentina di persone scendere lungo l’Italia verso ” l’avamposto Lampedusa” in una serie di tappe significative.  L’Agro Pontino, Cutro, Riace, Camini e il progetto di accoglienza diffusa fino ad approdare tra le cale e le spiagge dell’isola.

 Un fazzoletto di terra, meta di turisti ma soprattutto di migliaia di migranti. Per molti è l’isola della speranza, della salvezza in mezzo al mare Mediterraneo. Quel mare “in mezzo alle terre” che spesso ingoia donne e uomini. Non lascia scampo ai più piccini e  poi, quando è calmo, li riporta a riva dove ad aspettarli però non c’è nessuno.

Proprio molti di questi migranti hanno trovato la salvezza e ospitalità nella casa di accoglienza di Giavera. Sono stati supportati dalla grande macchina della solidarietà fatta di volontari, istituzioni ma anche dalla grande generosità della gente.

Queste le prossime tappe del tour a parte da settembre.

Dal 6 all’8 settembre parte la collaborazione con il Comune di Santorso (Vicenza) e altre realtà di quel territorio all’organizzazione dell’evento Intrecci meticci.

L’11 e il 12 ottobre, a Treviso e Montebelluna verrà organizzato l’evento: Culture in danza, linguaggi di pace, per incontrare in spirito di pace genti e culture del Mondo anche attraverso il linguaggio della danza presente nelle tradizioni dei popoli.

È stato attivato un progetto nella regione di Marrakech – Marocco con la comunità del villaggio di Douar Laarisa per la realizzazione di un pozzo comunitario.

E poi alcuni progetti già avviati per il prossimo anno: organizzazione di un evento multiculturale a Cordenons (PN) il 15 febbraio 2025, a conclusione del 2° festival sulla legalità, in collaborazione con l’associazione Tarakos; un viaggio in Casamance – regione del Senegal, dal 10 al 25 maggio 2025, in collaborazione con l’associazione Diamoral, storici “compagni di viaggio” del Festival.

(Foto: Ufficio Stampa Giavera Festival).
(Articolo di proprietà di: DPlay Srl Riproduzione Riservata).
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