Sarà un’udienza speciale e festosa quella che si svolgerà in Vaticano a fine novembre. Papa Francesco ha infatti invitato gli organizzatori e i volontari del Giavera Festival – Ritmi e danze dal mondo a un incontro che era atteso da tanto tempo.
“È un attestato di stima per la comunità multicolore dei volontari del Festival, che da 26 anni costruisce incontro tra genti di culture diverse” commentano i promotori del festival multiculturale nato sulle pendici del Montello, nel contesto della casa di accoglienza per persone migranti.
Già un anno fa il Pontefice aveva convocato il Giavera Festival a Roma: la data fissata era il 7 dicembre 2020, ma gli sviluppi della pandemia avevano costretto ad un rinvio “in modo tale che ci possa essere scambio e incontro effettivo e in un clima conviviale e festoso”.
Il Papa, lui stesso discendente di migranti, conferma dunque il desiderio di incontrare e conoscere personalmente la collettività che a Giavera ha creato negli anni occasioni di incontro, scambio, approfondimento e che, nelle ultime edizioni, ha valicato anche i confini nazionali, toccando da vicino le situazioni dei migranti di mare e di terra, dal Mediterraneo alle rotte balcaniche, fino a quelle alpine verso la Francia.
Non dovrebbe mancare in piazza San Pietro nemmeno la grande bandiera delle culture del mondo, che è ormai uno dei simboli del Giavera Festival, segno di fratellanza e convivenza tra i popoli.
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