Il Tribunale di Treviso ha detto “Sì” alla pista di motocross di Giavera del Montello. La sentenza che consente al crossodromo di restare aperto è arrivata ieri, lunedì 28 dicembre, respingendo le richieste di due residenti, Giorgio Marcon (rappresentato dall’avvocato Gino Zambianco) e Graziano Zenere (rappresentato dall’avvocato Michele Pedoja).
Le persone che abitano a ridosso della pista di motocross avevano fatto causa al Comune di Giavera, proprietario dell’impianto e all’associazione Moto Club Montello.
Non sopportavano i rumori causati dai motociclisti durante gli allenamenti e, in particolare, i quattro allenamenti organizzati nel 2015 e nel 2016. Per questo motivo i due residenti si erano ricolti al Tribunale di Treviso per chiedere il risarcimento dei danni subiti e la drastica soluzione della chiusura e soppressione della pista.
Il Comune è stato rappresentato dall’avvocato Elisa Pollesel dello Studio Legale BM&A di Treviso e il Moto Club dall’avvocato Roberto Toffoletto: “I due residenti – si legge nella sentenza – non hanno dato prova del fatto che i rumori provenienti dalla pista oltrepassassero i limiti della normale sopportabilità e dovranno quindi rimborsare al Comune e al Moto Club oltre 25 mila euro di spese legali”.
La pista di motocross di Giavera resterà dunque aperta e potranno continuare gli allenamenti nello storico impianto, realizzato a Santi Angeli negli anni ’60 e che ha ospitato, nei primi decenni dall’apertura, gare di livello internazionale e di Coppa del Mondo con la partecipazione dei più grandi piloti dell’epoca.
(Fonte: Flavio Giuliano © Qdpnews.it).
(Foto: Facebook).
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