La Ue premia il progetto di cinque aziende dello Sportsystem, il referente della Commissione europea Gordon Buhagiar alla Tecnica di Giavera

Il distretto dello Sportsystem di Asolo e Montebelluna punta all’innovazione, anche in un anno segnato dagli ottimi risultati della ripresa post pandemia. Cinque aziende leader come Dalbello, Gabel, Mares, Rossignol Lange e Tecnica Group hanno lavorato insieme con gli studiosi delle Università di Padova e di Verona nel progetto SMAC (Smart and Creative Technologies for the Sportsystem). Capofila dell’iniziativa il consorzio Unint, costituito nel 2004 dall’Associazione industriali di Treviso proprio per favorire processi di aggregazione ed integrazione tra imprese.

Un lavoro che è stato scelto dal referente della Commissione Europea Gordon Buhagiar che ha voluto incontrare le imprese nella sede di Tecnica Group a Giavera del Montello, dove ha potuto vedere i risultati ottenuti.

Il progetto è stato finanziato dalla Regione Veneto attraverso il Programma Operativo Regionale (POR 2014-2020) che mette a disposizione fondi strutturali derivanti dalle risorse proprie, dell’Unione Europea e dello Stato, per sostenere iniziative di ricerca e sviluppo realizzate da aggregazioni di imprese.

“Grazie ai fondi messi a disposizione dalla Regione ed erogati per il tramite di Avepa – testimonia Alberto Zanatta, Presidente di Tecnica Group – si sviluppano sinergie e collaborazioni importanti tra imprese e Università, favorendo una accelerazione dei processi di innovazione digitale e tecnologica delle aziende stesse e dei loro prodotti, in un’ottica sempre più attenta alle esigenze del consumatore finale. Il progetto SMAC è andato in questa direzione dando vita ad una progettualità che difficilmente le singole aziende avrebbero potuto sviluppare da sole. Il sistema dello Sportsystem si conferma un driver di innovazione per tutto il territorio, per favorire la competitività delle imprese e la crescita del capitale umano”.

Il Distretto di Asolo e Montebelluna, con particolare riferimento allo scarpone da sci, costituisce un’area di eccellenza a livello europeo e mondiale.

Tale caratteristica deve essere mantenuta ed ampliata, mediante percorsi di innovazione tecnologica e creativa capaci di potenziare e continuamente rinnovare il settore stesso, in accordo con quanto indicato nel piano strategico regionale.

In proposito è stata decisiva la collaborazione delle imprese con  il professor  Emanuele Luigi Carniel, del Dipartimento di Ingegneria Industriale e Centro di Meccanica di Materiali Biologici dell’Università di Padova, il professor Michele Modesti, dello stesso Dipartimento di Ingegneria Industriale, e il professor Federico Schena e il dr. Lorenzo Bortolan, del Dipartimento di Neuroscienza, biomedicina e Movimento, all’Università di Verona e CeRiSM – Research Center Mountain Sport & Health.

Grazie anche al loro contributo le attività del progetto SMAC hanno raggiunto obiettivi diretti alla valutazione ed all’incremento di performance, alla funzionalizzazione, alla digitalizzazione ed all’ergonomicità dello scarpone, rivolgendo l’attenzione alle richieste di consumatori appartenenti a fasce di mercato sempre più esigenti ed informate, attraverso lo sfruttamento di tecnologie avanzate di progettazione e di produzione, l’utilizzo e lo sviluppo di materiali innovativi nonché l’applicazione di strumenti IoT.

Alla visita in Tecnica Group hanno partecipato, oltre al Commissario UE, Pietro Cecchinato e Caterina De Pietro Autorità di Gestione POR FESR della Regione del Veneto, Luciano Russo e Mariangela Coda dell’Agenzia di Coesione, Francesco Rosa, Paola Virgilietti, Angela Valmorbida e Gianni De Marchi Area Gestione FESR di Avepa.

(Foto: Assindustria Venetocentro).
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