Circa 300 persone hanno partecipato l’altra sera all’incontro pubblico nel quale l’amministrazione comunale di Giavera del Montello ha parlato del futuro della scuola di Santi Angeli, chiusa dallo scorso settembre dopo l’accertamento di alcune fessurazioni strutturali sui muri della sede.
L’argomento è molto sentito dalle comunità del Montello: l’istituto è una vera eccellenza del territorio ed è famoso per le proposte didattiche che valorizzano la natura e la storia del luogo nel quale sono inseriti gli alunni.
Per questo, dopo la chiusura del plesso scolastico, in tante abitazioni del Montello sono apparsi striscioni e cartelli con scritte come questa: “Paese senza scuola, paese senza futuro”.
All’incontro nella palestra di via degli Artiglieri ha partecipato il sindaco Maurizio Cavallin insieme agli altri componenti della giunta e ai consiglieri comunali.
“Dopo una precisa e puntuale esposizione dei tecnici che hanno fatto la relazione per la verifica del grado di sismicità del fabbricato – spiega Michele Calliman, assessore all’urbanistica, all’edilizia privata e ai lavori pubblici -, nell’incontro abbiamo comunicato che per riaprire la scuola ci vorrà del tempo, visto che si tratta di un lavoro complicato e corposo. Come amministrazione comunale ci impegniamo nella redazione di un progetto preliminare che ci permetta di riutilizzare la scuola”.
“Per questo intervento saranno necessari dei finanziamenti pubblici – continua -. Sappiamo che nei prossimi mesi la Regione Veneto aprirà un’anagrafe dei fabbricati comunali ed è nostra intenzione inserire l’edificio che ospita la scuola di Santi Angeli per partecipare ai bandi. Qualcuno ieri si aspettava da noi una nuova sistemazione per gli alunni già dal prossimo anno scolastico. Il sindaco ha risposto che, finché la dirigente scolastica non avrà i numeri delle nuove classi, al momento non possiamo indicare dove saranno spostati i bambini”.
Rispetto ai costi dell’intervento, l’assessore Calliman parla di un quadro economico di 2 milioni e 600 mila euro per la ristrutturazione e l’adeguamento sismico dello stabile.
“All’inizio del mio intervento – conclude l’assessore -, come ha dimostrato la grande partecipazione della popolazione all’incontro, ho sottolineato l’importanza della struttura per il nostro territorio. Noi siamo consapevoli di questo e ci teniamo a riportare i ragazzi a Santi Angeli quanto prima. Abbiamo però la necessità di attingere a nuove risorse economiche che ci permettano di far studiare gli alunni in un edificio sicuro”.
(Foto: per gentile concessione di un lettore).
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