A Codognè, Godega e Vazzola scatta la petizione per segnalare le carenze della medicina di base: “Vogliamo sottolineare il disagio dei cittadini”

Domenica 16 gennaio dalle ore 9 alle 12, nelle piazze di Codognè, Godega di Sant’Urbano e Vazzola ci sarà la possibilità di firmare una petizione per segnalare le carenze di medici di base.

Dopo aver raccolto moltissime lamentele in merito ad un vero e proprio disservizio generato da inefficienze, ritardi, impossibilità a reperire il proprio medico, abbiamo deciso di unire le forze e raccogliere il maggior numero di firme per segnalare il grandissimo disagio sofferto dai cittadini del territorio” affermano dai circoli del Partito democratico, promotori dell’iniziativa.

“Siamo consapevoli che molti cittadini hanno già inoltrato singolarmente dei reclami e che la situazione è ben nota al dottor Francesco Benazzi, direttore dell’Ulss 2, – precisano – tuttavia cerchiamo, con questa iniziativa, di sottolineare l’esasperazione della gente che attende da diverso tempo delle risposte chiare e soluzioni urgenti”.

La richiesta, corredata dalle firme raccolte, verrà inviata al Presidente della Regione Luca Zaia, all’assessore regionale Manuela Lanzarin, al direttore dell’Ulss 2 e ai sindaci dei Comuni coinvolti “anche se – continuano – abbiamo avuto richieste di adesioni da parte di cittadini di Comuni limitrofi, quali Gaiarine, San Fior, San Vendemiano, Cordignano e Cappella Maggiore, a conferma che il tema è molto sentito e riguarda un intero bacino di utenti”.

A seguire il testo della petizione tesa a segnalare “gravi carenze” del servizio di medicina di base: “La presente per segnalare la grave situazione che penalizza il nostro territorio in relazione al servizio in oggetto. A causa della carenza di medici di base, dei continui turnover che lasciano ‘scoperti’ centinaia di utenti per diverso tempo, il servizio offerto è totalmente inefficiente ed insufficiente per la quasi totale impossibilità di mettersi in contatto in modo tempestivo con il proprio medico.

Vi sono lunghe e insostenibili liste di attesa per ottenere una visita, ricette anche per patologie croniche e/o esami specialistici, certificati di malattia per i datori di lavoro, ecc.

Questa grave situazione perdura ormai da troppo tempo e sta esasperando i cittadini, ancor più in questo particolare momento in cui la pandemia crea dubbi, incertezze e nuove necessità. I cittadini si trovano così privati di un punto di riferimento essenziale per la gestione delle problematiche sanitarie. Chiediamo che venga affrontata e risolta la questione con estrema urgenza”.

(Foto: web).
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