Godega di Sant’Urbano, disagi al punto vaccini. Qualche anziano riportato a casa per le lunghe code

Disagi e un po’ di tensione al punto vaccini di Godega di Sant’Urbano dove questo pomeriggio molta gente si è presentata per il vaccino contro il Covid.

Se qualche giorno fa si parlava di persone che rinunciavano al vaccino per la paura legata ai lotti ritirati di AstraZeneca, in questo momento sono in molti a volere il vaccino e nell’area di Godega Fiere centinaia di persone erano in coda in attesa di entrare per il loro turno.

Le foto delle code scattate a Godega di Sant’Urbano sono una realtà anche per altri punti vaccinali del Veneto e dell’intera nazione, ma quello che colpisce è la distanza abissale dalle immagini di qualche settimana fa, dove i numeri erano sicuramente diversi.

C’è chi è rimasto ad aspettare anche due ore in piedi e il disagio maggiore è stato per gli anziani, insofferenti per il lungo tempo di attesa.

“Ho accompagnato mio padre, anziano e disabile – spiega un cittadino di Vittorio Veneto – Purtroppo non potevo tenerlo lì tutto quel tempo e sono stato costretto a riportarlo a casa. C’è chi ha perso la pazienza e c’è stato qualche episodio di tensione, ma la maggior parte delle persone ha atteso il proprio turno sopportando gli inevitabili disagi legati ad una vaccinazione di massa. Non sono stato l’unico che ha riportato a casa il proprio genitore anziano, speriamo che si possa trovare una soluzione per migliorare la situazione”.

La Protezione civile ha controllato che tutto procedesse per il meglio per permettere l’ingresso dei cittadini pronti per la vaccinazione.

Domani anche a Godega di Sant’Urbano, insieme agli altri punti vaccinali dell’Ulss2 Marca Trevigiana, si sperimenterà la chiamata diretta per la classe 1936 e il presidente Luca Zaia ha annunciato che si potranno vaccinare anche gli accompagnatori conviventi over 65 degli anziani che hanno il loro turno per la vaccinazione.

Nelle ultime conferenze stampa dalla sede della Protezione civile della Regione Veneto, Zaia aveva chiesto ai veneti di avere un po’ di pazienza in questa fase della campagna vaccinale: le aziende sanitarie locali e tutte le categorie che hanno dato la loro disponibilità a vaccinare, infatti, stanno dando il massimo e in poco tempo la “macchina delle vaccinazioni” funzionerà a pieno regime se le dosi assegnate all’Italia arriveranno con regolarità.

(Foto: per gentile concessione di un lettore).
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