Show cooking delle “Mujeres del Fuego” al laboratorio di cucina La Formica Na’. Codognè verso il gemellaggio nel nome della mela cotogna

Nella mattinata di domenica 18 settembre, il laboratorio di cucina La Formica Na’ di via Baver a Pianzano ha ospitato un interessante viaggio nella cultura culinaria del Messico con uno show cooking di cucina messicana.

L’evento, organizzato da “La Formica Na’” con la collaborazione di “Me gusta. Mi piace” di Maria Martinez, ha visto come protagoniste le “cocineras tradicionales” (cuoche tradizionali) del gruppo “Mujeres del Fuego” (Arianna Marchesin de La Formica Na’ ha donato l’intero ricavato dell’evento a le “Mujeres del Fuego” per i loro progetti in Messico).

“Ramona, Lourdes, Gladys, Rocio, Lucero e Sandra fanno parte del gruppo ‘Mujeres del Fuego’ – spiega Martinez, signora messicana residente da tempo in Italia – Sono eredi di storie che si raccontano in cucina e che loro continuano a trasmettere, sono donne che custodiscono la forza di un sapere ereditato, che amano la loro terra, che si aiutano a vicenda e soprattutto che innalzano il nome della cucina di Colima in Messico”.

“Ognuna ha imparato a conoscere – conclude -, ad amare e a rispettare la propria terra. Condividere, trasmettere, diffondere e promuovere la cucina di Colima sono alcuni dei loro obiettivi. Già nel loro primo libro hanno espresso parte del loro sapere attraverso le loro ricette e continuano a crescere e ad impegnarsi per questo importante lavoro. Oggi le Donne del Fuoco continuano a lavorare affinché il lavoro di ogni cuoca sia riconosciuto, crescendo, migliorandosi e facendo conoscere la propria cucina e, naturalmente, dando valore alla gastronomia di Colima”.

Prima dello show cooking, le “cocineras tradicionales” hanno parlato dei loro progetti in Messico e hanno incontrato i sindaci di Godega di Sant’Urbano, Paola Guzzo, e di Codognè, Lisa Tommasella.

“Siete un bellissimo gruppo di donne che rappresentano tanto – ha affermato il sindaco Guzzo rivolgendosi alle cuoche tradizionali messicane -, i valori della vostra cultura e della tradizione. È importante quello che fate nelle scuole. Quando vado a trovare gli alunni dei nostri istituti dico sempre che ‘Un Paese che non ricorda il proprio passato non può avere un futuro’. Portando nelle scuole la tradizione dei prodotti locali, tramandate la vostra storia. Vi faccio i complimenti per la vostra missione: insegnare l’importanza di rispettare la nostra terra per quello che ci dà”.

“Voi insegnate ricette tradizionali con l’uso di prodotti locali e ricordate l’importanza che la terra ha per tutti noi – conclude – Con la vita frenetica che abbiamo a volte questo lo dimentichiamo, però è importante ricordarcelo perché la terra ci garantisce sempre qualcosa. Dalla terra noi possiamo avere quanto di più prezioso c’è: l’alimentazione è vita. I vostri costumi ricordano anche le tante donne che, insieme a voi, svolgono questo ruolo. Anche noi come amministrazioni abbiamo l’obiettivo di portare nei nostri Comuni l’importanza della storia e della cultura oltre a tramandare le tradizioni”.

“È stato bellissimo conoscere queste donne straordinarie – ha aggiunto il sindaco Tommasella – Mentre vi ascoltavo mi sono sentita vicina a voi ed è stato bello conoscere la vostra esperienza perché diffondete una cultura importante e preziosa. Anche la Regione Veneto sta portando avanti dei progetti per avvicinare i bambini alla corretta alimentazione, senza allontanarsi troppo da quello che la nostra terra ci dona in tutte le sue stagioni”.

“Codognè ha in comune con il vostro territorio la mela cotogna – continua – Noi stiamo cercando da tanti anni di riportare alla luce la cultura di questo prodotto perché è una coltura tradizionale che, con il boom economico degli anni Sessanta, è andata un po’ a spegnersi perché i giovani preferivano andare in fabbrica piuttosto che occuparsi dei terreni o di questo frutto, che è un po’ particolare da cucinare e rielaborare. Non si può mangiare crudo, visto che è molto aspro, però è preziosissimo nel momento in cui lo andiamo a cucinare”.

“Stiamo cercando di convincere i nostri giovani a ritornare a coltivare e ad amare la terra – conclude -, soprattutto a dedicare un angolo dei loro campi alla mela cotogna perché rappresenta la nostra cultura e la nostra tradizione. Stiamo camminando tutti nella stessa direzione: grazie di cuore per quello che state facendo. Chissà che l’anno prossimo ci si possa rivedere in Messico, visto che Codognè sta interagendo con un Comune messicano vicino a voi. Stiamo cercando di sottoscrivere un gemellaggio nel nome della mela cotogna”.

La Formica Na’ nasce come laboratorio di cucina ma organizza anche altre iniziative come corsi di calligrafia, pittura e lettura senza dimenticare gli eventi con produttori locali, per valorizzare i prodotti locali e le particolarità del territorio, e gli appuntamenti in grado di unire culture differenti.

Dopo lo show cooking, nel quale le “cocineras tradicionales” hanno utilizzato rigorosamente ingredienti e strumenti originali e tradizionali, le persone presenti hanno potuto gustare alcune specialità messicane (Enchiladas, Tamales, Sopitos, Tatemado e altre prelibatezze) in un bel clima conviviale tra foto e scambi di battute.

Il viaggio in Italia delle “Mujeres del Fuego” prevede delle tappe in altre Regioni per diffondere l’importante messaggio di cui sono portatrici.

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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