Il presidente della Regione Veneto Luca Zaia è tornato nel pomeriggio di ieri, martedì 24 agosto, nei luoghi dove è nato e cresciuto, per inaugurare il percorso naturalistico San Bartolomeo a Bibano di Sotto, frazione di Godega di Sant’Urbano.
I 300 metri del cammino, che si snoda tra campi, boschi e sorgenti d’acqua, iniziano proprio nei pressi della casa dove Zaia è nato e dove ha trascorso gli anni della sua infanzia. “Questo è un percorso che si inserisce in un contesto storico importante – ha dichiarato il governatore – perché è presente una chiesetta risalente al 1.200, al cui interno si trova anche un affresco molto rilevante. Questo è uno dei tanti percorsi censiti nella zona Unesco e non finisce con l’arrivo alla chiesetta ma raggiunge Pianzano e i Comuni limitrofi”.
Oltre all’“illustre cittadino” di via San Bartolomeo, che a detta dell’assessore Giorgio Visentin (che ha presentato le autorità partecipanti) “qui potrebbe avere imparato ad andare in bicicletta con gli insegnamenti di papà Giuseppe e mamma Carmela avrebbe ripreso per le sue ‘birichinate”, erano presenti all’inaugurazione anche il sindaco di Godega di Sant’Urbano Paola Guzzo, il presidente della Provincia Stefano Marcon, i consiglieri regionali Roberto Bet e Sonia Brescacin, il colonnello Antonino Inturri e i sindaci di Codognè Lisa Tommasella e di Gaiarine Diego Zanchetta.
Il corteo, partito dall’imbocco di via San Bartolomeo in direzione dell’omonima chiesa, ha visto la presenza di numerosi gagliardetti dei gruppi alpini del territorio e di molti cittadini. A dimostrazione di come la riapertura del percorso, chiuso nel 2015 a causa di alcuni cedimenti della struttura lignea delle passerelle e dei ponticelli, abbia segnato una giornata importante per tutti i godigesi.
“Questo è un momento di grande soddisfazione – ha dichiarato il primo cittadino di Godega di Sant’Urbano – e non nascondo l’emozione nel vedere così tante persone presenti, a testimonianza del legame che c’è tra ogni cittadino, il sito e la chiesetta di San Bartolomeo. Per noi la presenza del governatore Zaia è doppiamente importante: sia perché la realizzazione di quest’opera, che è stata fortemente voluta dalla nostra amministrazione, è stata in parte finanziata dalla Regione Veneto, e sia perché tutti sanno il legame che ha con questo luogo dove è nato e cresciuto. San Bartolomeo è il suo luogo”.
Significativa anche la data dell’inaugurazione: il 24 agosto infatti gli abitanti del quartiere e il locale gruppo alpini festeggiano San Bartolomeo, santo a cui è dedicato l’antico oratorio e, da ieri, anche il percorso.
La chiesa è stata restaurata nel 1997 dalle penne nere del gruppo Bibano – Godega, che da allora celebrano la festa del santo in ricordo di tutti i commilitoni “andati avanti”. In particolare, quest’anno la cerimonia religiosa, presieduta da don Alessio Magoga, è stata dedicata all’artigliere alpino Guido Da Re, deceduto durante il terremoto che colpì il Friuli Venezia Giulia 45 anni fa.
È stato lo stesso restauro a dar vita al percorso, nato nel 2000 per valorizzare la chiesa. Dai nuovi ponti e passerelle, realizzate in legno di larice e castagno, molto resistenti all’usura, si possono vedere i famosi “buj”, ossia le sorgenti d’acqua che vanno poi ad alimentare il torrente Zigana e a detta dello stesso Zaia anche una nutria bianca: “lo dico per i bambini, vince un premio chi riesce a vederla, anche questa è una particolarità del percorso”.
“I più anziani si ricorderanno – ha spiegato il presidente – che nella via un tempo c’era la sagra il giorno del patrono: vorremmo riportare le bancarelle nei prossimi anni. Fidatevi”. Proprio in segno di quei tempi, ai bambini presenti Zaia, Guzzo e Marcon hanno regalato delle meringhe. La tradizione infatti vuole che queste venissero preparate il giorno del patrono. Un dolce che ha quindi un forte valore simbolico e che assieme alla riapertura del percorso mira alla valorizzazione della zona di San Bartolomeo, tanto cara anche al presidente di Regione più amato d’Italia.
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