Alla Nostra Famiglia di Mareno di Piave si gioca a bocce... sognando le Paraolimpiadi (fotogallery)

Dare la possibilità anche alle persone disabili di praticare uno sport, di socializzare, di crescere a livello psico-fisico: ecco lo scopo del progetto “Le Abili Bocce”, partito a marzo di quest’anno e con termine a metà giugno, che vede cinque ragazzi della Nostra Famiglia di Mareno di Piave avvicinarsi al mondo delle bocce.

“Si tratta di una proposta alternativa per questi giovani – spiega Orietta Calonego, operatrice del centro di lavoro della Nostra Famiglia di Mareno di Piave – al centro di lavoro diurno infatti svolgono già le proprie mansioni, ma ci sembrava bello provare ad inserirli in un attività sportiva come il gioco delle bocce, che oltre al movimento fisico implica anche un dialogo continuo, sia con i compagni di squadra che con il pubblico.

“L’attività è stata proposta dall’Asd Bocciofila Saranese alla Nostra Famiglia di Mareno – continua Orietta – ed è stata molto importante l’approvazione del progetto da parte del Comune di Santa Lucia di Piave, della Fib (Federazione Italiana Bocce), di cui collaborano con noi il preparatore atletico Dario Campana e l’allenatore Egidio Dal Ben, e dei bocciodromi di San Vendemiano e Santa Lucia”.

“Le Abili Bocce” si concluderà a giugno con una manifestazione in cui la squadra di ragazzi della Nostra Famiglia gareggerà nel gioco delle bocce con atleti normodotati. “L’idea è anche quella di riproporre il progetto il prossimo anno – dichiara l’operatrice – I nostri ragazzi inoltre sono già stati tesserati presso la Fib e non è escluso che gli interessati possano anche iniziare un percorso per arrivare a praticare questo sport alle Paraolimpiadi”.

“Sì, è vero, stiamo pensando in grande, ma intanto cerchiamo di partire dalle piccole cose – conclude Orietta – perché sicuramente tutto l’entusiasmo che questi giovani mettono in questa attività e tutti i pensieri belli e importanti che hanno scritto a computer riguardo questo sport, sono per noi operatori una grandissima soddisfazione”.

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