All’Angelus Papa Francesco ricorda suor Maria De Coppi: “La sua testimonianza dia forza e coraggio ai cristiani”

“In questo momento di preghiera mi è caro ricordare suor Maria De Coppi, missionaria comboniana uccisa a Chipene, in Mozambico, dove ha servito con amore per quasi sessant’anni. La sua testimonianza dia forza e coraggio ai cristiani e a tutto il popolo mozambicano”.

Così ha affermato Papa Francesco nel corso dell’Angelus di oggi, domenica 11 settembre, davanti ad una gremitissima Piazza San Pietro e a tanti fedeli che ogni domenica seguono la diretta televisiva dell’appuntamento del pontefice dal balcone del Palazzo apostolico.

La religiosa – legata a Santa Lucia di Piave e Ramera, rispettivamente comunità di nascita e di residenza e affetti – è stata uccisa nel corso di un attentato di matrice terroristica jihadista avvenuto nella notte tra il 6 e il 7 settembre in Mozambico, dove operava da 59 anni (qui l’articolo). Nelle ore successive alla notizia della morte, tanti ricordi si sono uniti per delineare il ritratto di un’esistenza spesa senza riserve a favore dei più bisognosi (qui l’articolo).

Nel suo discorso, il pontefice ha anche annunciato il suo viaggio in Kazakhstan, dove tra pochi giorni prenderà parte al Congresso dei capi delle religioni mondiali e tradizionali, e rivolto la propria preghiera al popolo ucraino, sconvolto dal conflitto sul proprio territorio. Ha poi salutato il popolo dell’Etiopia, nel giorno del tradizionale Capodanno,  gli studenti, a poche ore dall’inizio delle lezioni scolastiche, e i pellegrini arrivati a Roma da ogni parte del mondo. Nello scorrere delle immagini dalla piazza del Vaticano, è apparso in bella vista anche lo striscione del “Vespa Club Montebelluna”.

La Chiesa aveva già espresso il suo cordoglio nella voce del cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Conferenza Episcopale Italiana: egli aveva auspicato che “il suo sacrificio sia seme di pace e di riconciliazione in una terra che, dopo anni di stabilità, è nuovamente flagellata dalla violenza, causata da gruppi islamisti che da alcuni anni seminano terrore e morte in vaste zone del nord del Paese”.

La diocesi di Vittorio Veneto si è unita per pregare lo scorso venerdì 9 settembre (qui l’articolo) nella chiesa di Ramera, dove mercoledì prossimo 14 settembre alle 20.30 si terrà una veglia di preghiera.

(Foto: Vatican Media – Suore Comboniane Missionarie).
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