Finanziamento record per un nuovo centro polifunzionale dedicato alle famiglie: l’amministrazione vince un bando da quasi 3 milioni di euro


Un nuovo centro polifunzionale nascerà a Ramera e prenderà il posto delle vecchie scuole di via Ungheresca, che verranno demolite. Il costo dell’intera opera verrà finanziato con un contributo a fondo perduto dalle cifre record. I 2.804.300 euro arriveranno nelle casse dell’amministrazione comunale marenese dal Ministero dell’Istruzione. 

Mai il Comune di Mareno di Piave aveva ricevuto un finanziamento a fondo perduto di così tanti soldi. Fino ad ora il record era di di 2 milioni ottenuto nel 2015, nel corso del primo mandato dell’amministrazione Cattai, per la realizzazione della nuova scuola primaria.

Il nuovo edificio è studiato in modo da garantire la massima flessibilità in funzione delle diverse esigenze che si possono presentare, oltre a fornire spazi utili allo stimolo di nuove attività. Si sviluppa prevalentemente su un piano fuori terra, con superficie complessiva di circa mille metri quadrati. Gli impianti saranno d’avanguardia, per l’ottenimento della classe NZEB, ovvero ad energia quasi zero e ciò col fermo obiettivo di abbattere i costi di gestione.

Sarà uno spazio di informazione, sostegno, incontro e aiuto per e tra le famiglie e potrà offrire, in particolare, accoglienza, ascolto, condivisione delle problematicità e valorizzazione delle competenze; interventi di sostegno alla genitorialità, alla maternità, al nucleo familiare; consulenze psico-pedagogiche per genitori, mediazione familiare destinata a coppie separate o in via di separazione, con figli minori, sensibilizzazione sui temi dell’affido e dell’adozione e  sviluppo delle risorse familiari e comunitarie, in collaborazione con le associazioni e servizi del territorio.

È molta la soddisfazione dell’amministrazione comunale di Mareno di Piave che ha iniziato l’iter per avere il finanziamento nel 2021 dopo l’avviso pubblico del Ministero dell’Istruzione, per una struttura preposta ad erogare servizi rivolti alle famiglie, in particolare con figli minori.

“Questo nuovo centro servizi per la famiglia si aggiunge al nuovo asilo nido, – spiega il sindaco Gianpietro Cattai – per il quale solo poche settimane fa abbiamo ottenuto il finanziamento a fondo perduto, per formare un patrimonio di strutture all’avanguardia a servizio della famiglia, a sostegno della genitorialità e per la promozione della natalità. Dopo aver rinnovato​ completamente​ le infrastrutture scolastiche, aver potenziato la cittadella sportiva, aver investito molto per la sicurezza nella viabilità, aver riqualificato l’intero impianto dell’illuminazione pubblica mi fa particolarmente piacere raggiungere questo ulteriore traguardo proprio per poter rispondere ai tanti bisogni delle famiglie nella sfera più prettamente dei servizi sociali”.

“In poche settimane sono più di 4 milioni di euro i contributi a fondo perduto ottenuti da questa amministrazione per progetti che si inseriscono nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). – aggiunge il vicesindaco e assessore ai lavori pubblici Andrea Modolo -. Praticamente poco meno di 500 euro per ogni residente del Comune, investiti in istruzione e sociale, senza gravare sulle tasche dei marenesi, per strutture all’avanguardia a servizio della famiglia, a sostegno della genitorialità e per la promozione della natalità.

L’intervento è stato inserito a bilancio e nel Piano Triennale delle Opere Pubbliche, nel corso del consiglio comunale di ieri sera, con l’obiettivo di completare l’iter progettuale e affidare i lavori entro i primi mesi del prossimo anno.

“La soddisfazione è tanta per il raggiungimento di questo straordinario risultato, per quanto questo sia solo un primo, anche se fondamentale, passaggio – conclude il primo cittadino -. Ora si dovranno completare le progettazioni e predisporre le gare d’appalto, nei tempi strettissimi dettati dalle regole del PNRR. Ma sappiamo di contare su una struttura comunale capace ed entusiasta, per quanto anch’essa operi in un contesto di ristrettezza di risorse umane”.

(Foto: Comune di Mareno di Piave).
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