“Forte non è chi cade ma chi cadendo riesce a rialzarsi”: è questa la convinzione di Asia Pellizari, arciere marenese che ha partecipato alle sue prime Paralimpiadi a Tokyo.
Proprio il suo motto le ha permesso di volare in Giappone dove, anche se non ha vinto una medaglia, ha partecipato alla competizione simbolo dello sport.
Questo viaggio ha assunto anche un doppio significato: per Asia è stata infatti la prima volta “da sola” senza l’aiuto dei genitori che l’hanno sempre aiutata e sostenuta fino al raggiungimento di questo importante traguardo.
“I giochi paralimpici, oltre ad essere la massima espressione dello sport sono anche una scuola di vita per i giovani – ha spiegato Oscar De Pellegrin, vicepresidente della Federazione italiana di tiro con l’arco che ha partecipato a sei edizioni delle paralimpiadi -. Sono sicuro che Asia sarà tornata cambiata da questa sua avventura”.
Accoglienza da Star quella riservata dai marenesi alla loro campionessa. Quasi 400 le persone che, su invito dell’amministrazione comunale, questa mattina si sono dati appuntamento nei campi esterni della cittadella dello sport per festeggiare il ritorno a casa di Asia.
“Sono felicissima e ringrazio tutti dell’accoglienza e dell’affetto che mi è stato dimostrato in questo periodo. So che molti si sono trovasti anche di notte per guardare la gara e questo mi fa molto piacere – spiega Asia -. Anche per chi ha delle disabilità lo sport fa bene ed è un aiuto che ti fa crescere sia come persona sia come atleta. Quella di Tokyo è un esperienza che porterò sempre con me, perché essere lì assieme a tutti gli altri atleti è stata una cosa magica che mi ha anche fatto capire che noi non siamo una freccia sbagliata”.
A detta di tutti i presenti la storia di Asia deve essere un esempio per non abbattersi mai nella difficoltà. Rimasta in carrozzina dopo un incidente stradale avvenuto quando era piccola non si è mai scoraggiata. Ha provato il tiro con l’arco su consiglio di una fisiatra per rinforzare le spalle e da lì non si è mai fermata fino ai record del mondo nella sua categoria e alle paralimpiadi.
Diplomata all’istituto turistico di Conegliano lo slittamento delle paralimpiadi al 2021 per Asia è stata una fortuna: “Sarebbe stato difficile concentrarsi sia nella maturità sia in questa importante manifestazione”.
Orgoglioso della sua cittadina anche il sindaco di Mareno di Piave, Gianpietro Cattai, che più volte ha affermato che l’importanza della sua partecipazione a Tokyo va oltre al risultato. “Asia ha insegnato a tutti come si affronta la vita, senza mai abbattersi”.
“Oggi è una giornata di festa, abbiamo voluto organizzare questo momento dagli alti valori sociali e culturali. Non nego che ci sia stato del rammarico perché quando uno sportivo compete lo fa sempre per vincere – ha concluso il sindaco di Mareno – ma questa malinconia è durata lo spazio di poche ore perché è prevalsa subito la grande soddisfazione data dall’esempio che Asia e tutti gli atletici paralimpici ci hanno dato in queste settimane di gare. Di fronte alle difficoltà della vita non ci si deve fermare. Con spirito battagliero, Asia a Mareno di Piave lo sta facendo da diversi anni ed è un esempio concreto per tutta la comunità”.
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