Mareno di Piave, 64enne truffato da una coppia di finti dipendenti di banca: sottratti circa 9 mila euro

Si sono presentati al telefono come dipendenti di banca e gli hanno sottratto circa 9 mila euro: il fatto ha riguardato un 64enne residente nel Comune di Mareno di Piave, il quale è stato truffato da una coppia, ovvero un 20enne originario del salentino e residente a Susegana, e una 38enne tunisina residente nel napoletano.

Il 20enne ha contatto il marenese, da un telefono cellulare di cui la tunisina era la proprietaria della Sim, spacciandosi per un dipendente della sua banca e segnalando l’emissione sospetta di una serie di bonifici dal conto corrente, fatti per suo conto verso Paesi dell’estero, tra cui l’Inghilterra.

Il raggiro è stato possibile grazie a un’app di spoofing, un sistema di falsificazione dell’identità, che consente di utilizzare numeri altrui facendoli passare per propri.

Il 20enne ha così indicato all’uomo la necessità di bloccare questi bonifici, un’operazione possibile grazie a una serie di codici che gli sarebbero stati inviati tramite sms.

In realtà, questo messaggio conteneva un codice Iban, agganciato a una carta ricaricabile, a cui veniva chiesto di indirizzare dei finti pagamenti per portare a termine il blocco dei precedenti bonifici.

Una tipologia di truffa ben congeniata e purtroppo diffusa su tutto il territorio nazionale, specie in questo periodo dove è facile giocare sull’ansia altrui, come hanno fatto sapere i Carabinieri della Stazione di Conegliano, che hanno identificato i responsabili della truffa, poi denunciati.

Una truffa possibile tramite questi nuovi sistemi di spoofing: in questo caso la tecnologia non si è dimostrata un’alleata per lo sfortunato marenese.

Nei giorni scorsi il tema era stato al centro di un servizio realizzato da Moreno Morello per Striscia La Notizia, dove erano state segnalate le truffe portate a segno in questo ultimo periodo e l’entità che sta assumendo tale fenomeno.

Quindi occhi aperti, vista la diffusione di questo tipologia di truffa: è bene ricordarsi che le banche non chiamano mai per chiedere al telefono i propri codici personali.

(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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