È stata approvata nel corso dell’ultimo consiglio comunale di Mareno di Piave, sabato 22 dicembre, la proposta per l’introduzione dell’imposta di soggiorno, che andrà a sostenere gli sforzi del Comune per la promozione turistica e la valorizzazione del territorio.
Come riferito dal consigliere competente Lisa Marcon, nel ripercorrere l’iter che ha portato alla definizione della proposta: “Il percorso è cominciato ancora durante l’amministrazione precedente. Il Comune aveva aderito all’Ogd della provincia, l’organizzazione di gestione turistica, dopodiché è stato istituito un tavolo di controllo ed un protocollo d’intesa per gli 80 Comuni su 95 che hanno aderito all’iniziativa”.
“L’imposta di soggiorno serve per impegnarci maggiormente – ha proseguito Marcon – perché il Comune fino ad ora ha versato contributi alle agenzie e alle associazioni che promuovevano il territorio e il turismo senza voler gravare sul bilancio”.
“Le aliquote che intendiamo applicare saranno basse – spiega la consigliera – per chi risiede in una struttura ricettiva sarà un costo irrisorio, ma che a fine anno sarà comunque una risorsa da cui si potrà attingere. È un’imposta fondamentale per queste agenzie e che ha già visto il parere positivo di Confcommercio e Unascom, oltre a istituzioni e privati in tutta Italia e all’estero, dov’è già applicata”.
Perplessa invece la minoranza, che con le parole di Daniele Cattelan ha chiesto al consigliere quali benefici potrebbero avere le strutture ricettive, già in difficoltà con altri costi di gestione, in relazione alle spese che dovranno sostenere con l’applicazione dell’imposta di soggiorno.
Smentendo la presunta obbligatorietà dell’iniziativa, Marcon ha così risposto: “Serve per la valorizzazione del territorio e la promozione turistica. È giusto che ci sia l’apporto del Comune, alcune agenzie lo facevano a titolo gratuito e dobbiamo pensare che il Comune non fa marketing a livello internazionale”.
(Fonte: Thomas Zanchettin © Qdpnews.it).
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