E’ ufficialmente fissato alle ore 18 del prossimo 7 marzo il termine ultimo per le offerte d’acquisto di Villa Tron Donà delle Rose (nella foto) a Mareno di Piave. Il giorno dell’udienza, fissata per il giorno 8 marzo, verranno aperte le buste e in presenza del curatore Roberto Cortellazzo Wiel si procederà all’esame delle offerte.
La modalità di vendita è quella dell’asta senza incanto, con una base fissata a 1 milione e 600 mila euro: in caso di pluralità di offerenti verrà realizzata una gara informale al rialzo, fissato ad un minimo di 20 mila euro, mentre nel caso di assenza di rialzi il bene verrà aggiudicato al soggetto che ha presentato la sua offerta per primo.
Costruita agli inizi del diciassettesimo secolo, la villa porta nel nome l’indicazione delle famiglie che l’hanno posseduta: prima i Tron, poi i conti Donà delle Rose, due famiglie della Repubblica di Venezia. E proprio nella cappella della villa è sepolto Francesco Donà delle Rose, annoverato nei manuali storici come l’unico doge sepolto fuori Venezia.
In tempi più recenti la villa è entrata nel patrimonio della Ceotto srl di Susegana, società dichiarata fallita nell’aprile del 2016. Nella perizia effettuata dall’ingegnere Italo Chiara si legge che il complesso si trova da anni in una situazione di completo abbandono e presenta inoltre evidenti criticità dal punto di vista statico, soprattutto per quanto riguarda l’edificio principale.
Il complesso storico, immerso in un grande parco dove sorgono alberi secolari di pregio, viene venduto all’asta con i beni in esso contenuti: in quasi tutte le stanze sono presenti arredi, suppellettili, libri e ornamenti raccolti nelle varie epoche, alcuni di valore. Oggetti che rischiano di rimanere abbandonati a sé stessi insieme all’edificio e che conosceranno il loro destino solo al momento dell’apertura delle buste con le offerte di acquisto.
Tra gli utilizzi previsti dell’immobile, oltre a diventare una signorile abitazione, l’ingegnere Chiara ipotizza la possibilità di farla diventare una sede di rappresentanza e un’area espositiva per le aziende della zona, e in maniera particolare, vista la costruzione dell’edificio e la sua collocazione in una zona pianeggiante, per le aziende vinicole.
(Fonte: Giada Fornasier © Qdpnews.it).
(Foto: www.terradimarca.it).
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