“Dopo un lungo periodo di lotta da parte dei lavoratori e un’estenuante trattativa si è finalmente arrivati all’ipotesi di accordo tra sindacati e Sirti. Chiusa la trattativa a livello nazionale, l’intesa sarà presentata ai lavoratori dello stabilimento di Mareno di Piave (nella foto) martedì prossimo. All’assemblea del 14 maggio i lavoratori trevigiani di Sirti sono infatti chiamati a votare l’ipotesi di accordo”.
A dirlo Claudia Gava della Fiom Cgil di Treviso.
Questa la nota diffusa dalle segreterie nazionali di Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm per annunciare l’ipotesi di accordo al Ministero del lavoro. “Nella mattinata odierna (mercoledì 8 maggio, ndr) – si legge – al Ministero del Lavoro, al 75esimo giorno dall’avvio della procedura, si è raggiunta l’ipotesi di accordo per la soluzione positiva della complicatissima vertenza, apertasi il 14 febbraio scorso. L’intesa sottoscritta, che azzera gli 833 licenziamenti annunciati da Sirti, sarà illustrata nelle assemblee convocate nei prossimi giorni e sottoposta a referendum tra i dipendenti“.
“L’accordo, distribuito su un periodo di tre anni, prevede: uscite incentivate con la non opposizione al licenziamento, per accompagnamento alla pensione e out placement; riconversioni interne del personale nelle unità produttive non interessate dagli esuberi; contratto di solidarietà difensivo all’interno della divisione Telco (e magazzini) con una riduzione media del 23,22% (con punta massima del 35%)”.
“Inoltre, è previsto l’avvio di un tavolo di confronto sul tema della competitività aziendale, con l’obiettivo di far rientrare parte delle attività ora affidate ai sub-appalti. L’intero impianto prevede momenti di verifica sui diversi aspetti, tanto a livello nazionale quanto nei territori da parte delle Rsu. Pur con un sensibile sacrificio richiesto ai lavoratori della Telco, maggiormente impattati dalla percentuale di riduzione del CdS, l’intesa raggiunta coglie l’obiettivo dichiarato di azzerare gli esuberi e impegna l’azienda ad un confronto permanente sul tema della produttività e del lavoro in sub-appalto. È necessario che a questa importante e delicata soluzione si accompagni un deciso intervento da parte del Governo, con la dichiarazione di apertura del Tavolo di Settore delle Tlc”.
(Fonte: Fiom Cgil Treviso).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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